Pier Claudio Pantieri
Quotazioni, valore e valutazione opere
Meldola, 1927 Diplomatosi all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza, sotto la guida di Angelo Biancini, Pier Claudio Pantieri si dedica inizialmente alla ceramica e alla fine degli anni Quaranta apre un proprio laboratorio a Forlì. Sull’onda del picassismo dominante in quegli anni anche in campo ceramico realizza pezzi unici di stampo primitivista che espone in Italia e all’estero. Leggi la biografia completa
Alcune opere di Pier Claudio Pantieri già presentate in asta
Diplomatosi all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza, sotto la guida di Angelo Biancini, Pier Claudio Pantieri si dedica inizialmente alla ceramica e alla fine degli anni Quaranta apre un proprio laboratorio a Forlì. Sull’onda del picassismo dominante in quegli anni anche in campo ceramico realizza pezzi unici di stampo primitivista che espone in Italia e all’estero. Opera anche come mosaicista. Nel 1951 è presente alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Soggiorna a Parigi e a Colonia. Come pittore è presente in varie rassegne d’arte nazionali e internazionali. Nel 1954 espone ceramiche e dipinti alla Galleria d’Arte Totti di Milano e nel 1960 tiene una importante mostra personale alla Galleria Paul Ambroise di Parigi. Negli anni Cinquanta è particolarmente attratto dall’opera di Maceo Casadei e poi da soggetti cari alla militante pittura neorealista (operai, pescatori e in genere il mondo dei poveri). A partire dagli anni Sessanta si dedica a ricerche, anche informali, e alla messa a punto di una cifra personale, rapida e scattante, che ha per soggetto icone del mondo romagnolo e in particolare animali simbolici come il gallo. Spunti allegorici arricchiscono via via il suo repertorio. Nel 1995 la città di Forlì gli dedica una mostra curata da Flavia Bugani e introdotta da Franco Solmi.