Biografia di Jean Pascal
Jean-Claude Roger Henri Villeminot nasce nel 1927 alla periferia degli Champs-de-Mars. Crebbe sotto la supervisione di due famiglie molto diverse, i Villeminot, industriali tessili residenti sulle rive della Senna di fronte a Bougival, e i Lemoines, sarti francesi del ramo della famiglia Worth. Ha frequentato la scuola Annel vicino a Compiègne, dove ha avuto come compagni di classe Pierre Vujovic e Michel Piccoli. Fu anche iscritto al Lycée Janson de Sailly. Attratto da tutte le forme d'arte, ha recitato, cantato e persino cucito. Si iscrive al corso Simon ed esordisce nel cinema, apparendo in Il giudizio di Dio di Raymond Bernard (1949). Tuttavia, fu The Crimson Curtain (1951) di Alexander Astruc a lanciarlo nel grande bagno. Questo bel giovane dai lineamenti regolari, uno sguardo principesco e occhi seducenti non poteva sfuggire al suo destino di eroe innamorato. Yves Campi e soprattutto Jean Devaivre in A caprice of Caroline cherry (1952) con Martine Carol lo comprarono per renderlo il beniamino delle giovani donne. In seguito è apparso in The Chatelaine of Lebanon (1956). Gli furono mostrate delle carte e dovette scegliere un partner per un breve palcoscenico. Suggerì un candidato di cui aveva notato gli occhi intensi, un giovane attore di origine egiziana, un certo Omar Sharif. Nel 1957, iniziò a girare un blu ingenuo e bonario, Les Lavandières du Portugal (1957) al fianco di Anne Vernon. Ha subito "forzato" per il ruolo di Yan, il pescatore d'Islanda (1959) di Pierre Loti. Si immerge nell'atmosfera marinara del mondo dei pescatori di Concarneau, arrivando a indossare i suoi abiti sugli scogli per incarnare il severo marinaio descritto dallo scrittore. Ha ricevuto il premio Féma per la qualità della sua interpretazione. Un anno dopo, La Belle et l'Empereur (1959) gli permette di incontrare Romy Schneider, la giovane e affascinante attrice già innamorata di Alain Delon, con la quale condividerà una vera e propria amicizia. Lentamente ma inesorabilmente, la New Wave andò avanti, senza toccarlo: il suo stile era troppo elegante per permettergli di affrontare i nuovi nuotatori che stavano emergendo: Gérard Blain, Jean-Claude Brialy e altri. Nel 1961, per il film di Jean Delannoy, Le Rendez-vous (1961), condivise il poster con Annie Girardot, che chiamò affettuosamente “Géraldine”. Ha ammesso di essersi innamorato della giovane e acuta attrice. Lo si poteva vedere in alcuni lungometraggi, tra cui l'ultima parte de "L'Angelico...", dove incarnava l'eunuco del sultano... Jean-Claude Pascal aveva una superba voce da crooner, che accentuava il suo lato seducente. Lo usò e divenne un acclamato interprete di Brel, Barbara, Jean Ferrat e Gainsbourg, tra gli altri. Nel 1961 vinse il Grand Prix Eurovision Song con il famoso "We, the lovers". L'Acadie Charles-Cros lo incoronò, l'anno successivo, con un primo premio di merito. Morì nel 1992 in un triste anonimato, all'età di 64 anni.