Biografia di Giovanni Passera
Giovanni B. Tomasoni, (Brescia il 17 giugno 1951 – 6 novembre 2004) alla fine degli anni ’60 tiene le prime mostre in scuole,bar e fabbriche , con opere che risentono del fermento sociale e politico. Agli inizi degli anni ’70 avviene l’incontro con un maestro della pittura bresciana, Ugo Aldrighi, che risulterà determinante per la sua crescita artistica.
La prima mostra personale si tiene nel 1975, negli spazi della Piccola Galleria di Brescia. Con il tempo, nella sua opera affiorano in modo sempre più marcato le problematiche del vivere per giungere ai disagi dell’animo più sottili, più subdoli ma proprio per questo non meno violenti. Dopo un susseguirsi di personali e collettive a metà degli anni ’80 il lavoro di Tomasoni prosegue per alcuni anni più silenzioso. Egli abbandona totalmente la vicenda figurativa per affrontare con rigore gli itinerari dell’informale e della materia , assumendo il nero come emblema e sigillo , autentico motivo conduttore del suo agire creativo. Nel gennaio del 1995 , Tomasoni rompe il silenzio, inaugurando con una significativa rassegna una stagione costellata di numerose mostre, stagione proseguita senza interruzioni portando le sue opere oltre che in numerose località italiane, anche fuori dei confini del Paese.
Nel 1998 compie il primo viaggio in Africa e da questo momento la produzione artistica sarà dedicata o influenzata dall’incontro con questo continente. Dal ’98 al 2004, viaggia in Africa realizzando collezioni artistiche presentate in varie mostre fino alla sua ultima realizzazione: il libro “Trame. Il sublime e la luce. Memorie dal Senegal”. Raccolta fotografica e di opere artistiche presentata il 5 novembre 2004 al Museo Peggy Guggenheim a Venezia.Terminata la presentazione che ne consacrava la figura nel tempio veneziano dell’arte novecentesca, Tomasoni rientrava a Brescia alla guida della sua auto, con la moglie, Valeria, e con il vice-direttore di Stile, Enrico Giustacchini. Mancavano poche decine di metri all’uscita autostradale di Brescia Est, quando la vettura fu violentemente tamponata e l’artista morì.