Biografia di Salvo Pastorello
Salvo Pastorello nasce a Noto nel 1952. Nel corso degli anni '70, ha iniziato a esporre le sue opere a livello nazionale, ma è stato negli anni '90 che ha iniziato ad allargare il suo raggio d'azione artistico, esponendo in tutto il mondo. Nel 2011 è stato invitato a partecipare alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte LA BIENNALE DI VENEZIA. Pastorello ha sempre attratto da civiltà, usi e costumi molto diversi dai propri, e questa è sempre stata una costante nella sua vita. Ha sempre avuto l'approccio e la sensibilità dell'antropologo nei suoi viaggi, disposto ad osservare, ascoltare e comprendere altre culture sino all’integrazione più profonda, senza mai dimenticare la sua identità ed il suo ruolo artistico. Di origine siciliana ma di formazione veronese, ha sviluppato uno stile di pittura solare, in cui il colore diviene protagonista e viene steso con una pennellata istintiva ed energica.
Nonostante l'esperienza polinesiana di Bora Bora, dove ha vissuto per 7 anni alla ricerca di uno stile più "primitivo", la sua tendenza ad usare un forte cromatismo non è venuta meno. Il suo ritorno al Lago di Garda gli ha permesso di introdurre nelle sue tele figure stilizzate, trattate con un vigoroso cromatismo. La sua infanzia e la sua storia, insieme alle terre che ha conosciuto, vengono spesso introdotti nelle sue opere, a volte cancellati da segni volitivi come frammenti di significati passati, altre volte moltiplicati a conferma della loro importanza.
Durante il suo soggiorno a Shanghai, ha creato opere frutto del contatto con la cultura orientale, influenzato dall'introduzione della carta di riso come supporto e dalla rappresentazione di quadri e situazioni tipicamente cinesi. Il cromatismo resta il vero protagonista in tutti i suoi lavori. Come l'azzurro rappresentava la sua esperienza polinesiana, ora l'oro, il rosso e gli ideogrammi diventano l'emblema cinese e la trasposizione dell’atmosfera orientale nei lavori dell'artista.
Il suo amore per il "nomadismo", vissuto sia fisicamente che culturalmente, rappresenta uno stimolo costante nella sua produzione artistica e rientra in una più vasta esigenza nella nostra società di massa di sperimentare occasioni di contatto fra diversi stili di vita e di pensiero, tra spazi fisici e loro influenza nei modelli di comportamento in ambienti del tutto fuori dai propri.