Biografia di G. Peck
Gregory Peck nasce a La Jolla, in California, nel 1926. Suo padre è un farmacista e lui studia medicina all'Università di Berkeley, ma la sua passione per il teatro lo spinge a trasferirsi a New York. Qui frequenta la scuola di recitazione Neighborhood Playhouse e debutta a Broadway nel 1942 nella commedia The morning star di Emlyn Williams.
Esentato dal servizio militare dopo un incidente alla colonna vertebrale, si trasferisce a Hollywood dove, nel 1944, esordisce nel modesto film bellico Days of glory (Tamara, figlia della steppa) di Jacques Tourneur, prodotto dalla RKO. Il successo arriva rapidamente, in meno di un anno, con una nomination all'Oscar per la sua seconda interpretazione: quella di Francis Chisholm in The keys of the kingdom (Le chiavi del Paradiso) di John M. Stahl, dove interpreta un orfano che diventa prete missionario in Cina.
Un ruolo che gli conferisce ancora maggiore popolarità è quello del personaggio dai tratti violenti e negativi in Duel in the Sun (Duello al sole) di King Vidor, un western barocco accanto a Jennifer Jones nel ruolo della conturbante Pearl Chavez. Nel ruolo del tormentato generale Frank Savage di Twelve o' clock high (Il cielo di fuoco) diretto da H. King, Peck offre una delle sue migliori caratterizzazioni e riceve una quarta nomination all'Oscar.
Peck dimostra una grande duttilità anche in The gunfighter (Romantico avventuriero) di King, dove impersona Ringo, un cowboy solitario senza ricorrere ai tipici stereotipi del genere. Nel 1956, torna a un ruolo più drammatico in The man in the grey flannel suit (L'uomo dal vestito grigio), tratto dal bestseller di S. Wilson, dove interpreta un americano medio in una società postbellica.
Il suo quinto tentativo gli porta l'Oscar per la migliore interpretazione in To kill a mockingbird, grazie alla sua prova nel ruolo dell'avvocato progressista Atticus Finch, che difende un nero ingiustamente accusato di stupro in una piccola città del Sud degli Stati Uniti negli anni Trenta.
Peck incontra diversi insuccessi nella sua carriera, ma riesce a tornare alla ribalta nel 1970, nel crepuscolare dramma psicologico I walk the line (Un uomo senza scampo), diretto da John Frankenheimer, dove interpreta lo sceriffo Henry Tawes.
Considerato un mito del cinema, Gregory Peck ha dimostrato una grande duttilità e longevità nella sua carriera, rimanendo una delle star più amate di Hollywood. Ha vissuto il dolore per il suicidio del figlio maggiore Jonathan nel 1975 e ha continuato a recitare fino alla vecchiaia, esordendo anche nell'horror con il film The omen (Il presagio) nel 1976.