Achille Perilli (Roma,1927).Dopo essersi laureato in Lettere, fonda insieme a Piero Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, Perilli il Gruppo Arte Sociale (GAS); le riviste “Ariele” e “La Fabbrica”, e Con Dorazio e Guerrini la Libreria-Galleria “Age d’Or”. Dà quindi avio a una serie di eventi culturali tra i quali si annovera la collaborazione con la triennale di Milano. Leggi la biografia completa
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La produzione
La produzione artistica di Achille Perilli è ancorata ai primi movimenti di ricerca astratta/informale del secondo dopoguerra che hanno trovato terreno fertile in diverse città italiane dando origine a movimenti veri e propri come il MAC nella zona di Como, l’Astrattismo Classico a Firenze e Forma1 a Roma di cui è stato cofondatore.
Compagno di studi di Piero Dorazio e instancabile teorico e organizzatore di eventi culturali, si distingue dapprima, siamo negli anni ’50 e ’60, per un pattern segnico di stampo prettamente informale. La sua iconografia muta poi a partire dagli anni ’70, acquisendo maggiore definizione dei cromatismi, definendo così un impianto più spiccatamente geometrico e bidimensionale.
Perilli ha partecipato inoltre a quattro biennali di Venezia.
Come valutare un’opera di Perilli
La condizione necessaria per poter avviare un processo valutativo di un’opera di Perilli è la certezza della sua autenticità che può essere confermata esclusivamente dalla certificazione rilasciata dall’Archivio Achille Perilli, in Largo Arenula a Roma, diretto dalla figlia Nadja Perilli.
Altre elementi che devono essere considerati sono lo specifico contesto storico di esecuzione dell’opera, le caratteristiche tecniche, la provenienza, le eventuali pubblicazioni ed esposizioni ed infine, ma non meno rilevante, uno specifico esame dello stato di conservazione.
Ricostruire dettagliatamente la storia di un’opera garantisce sempre una maggiore attenzione commerciale soprattutto in presenza di autorevoli provenienze da gallerie e collezioni o di pubblicazioni ufficiali. Il Catalogo generale edito da Silvana nel 2019 a cura di Giuseppe Apella è uno strumento fondamentale di consultazione per confronti e verifiche.
Nel caso di opere multiple (stampate su carta, tela oppure scolpite) si dovranno considerare anche l’edizione e tiratura dalle quali si individua la qualità ed il numero complessivo di esemplari realizzati.
Scaglioni e coefficiente
Appurata l’autenticità, dovranno essere rintracciati i dati di vendite passate di opere assimilabili a quella oggetto di valutazione per caratteristiche storiche, tecniche, e qualitative. Tali dati possono essere estrapolati con occhio esperto da cataloghi, database specifici e aggiudicazioni delle case d’asta, non meno che dalle vendite private e di galleria che soltanto l’esperienza del valutatore professionista può analizzare.
Alla luce di queste considerazioni possiamo individuare alcuni scaglioni e parametri di valutazione che potranno permettere di definire un’indicazione di valore circostanziata ed attendibile.
Solitamente la somma di questi fattori viene indicata con il nome di coefficiente che altro non è se non un indice numerico espresso in punti che andranno moltiplicati per le dimensioni dell’opera (identificate nella somma della base e dell’altezza) da valutare. Chiaramente soltanto l’intervento di un valutatore esperto potrà poi determinare o meno la validità dell’operazione.
Mercato
L’andamento di Perilli nel corso degli ultimi dieci anni è stato caratterizzato da un trend di crescita costante che ha avuto i suoi maggiori picchi nel 2021 segnalando un record price di 70.000 euro. Le opere del periodo informale (anni ’50 e ’60) sono le più ambite dal mercato nonché le più costose mentre quelle dei periodi successivi sono comunque molto richieste sul mercato stante una domanda estremamente stabile per la produzione artistica riferita ad un range di prezzo maggiormente accessibile. Tale condizione indica un momento di buona maturità dei prezzi delle opere di Perilli ed uno stato della domanda ancora vivace. Data la consistenza storico culturale dell’artista e della sua continuativa presenza sul mercato non c’è motivo di pensare che non possa essere un buon investimento nel lungo termine, ma date le recenti evoluzioni il momento attuale si presenta ideale per la vendita soprattutto per chi ha acquistato in precedenti e più favorevoli fasi di mercato o ha ereditato.
Valori
Anni ’50/’60: per le opere di medie dimensioni su tela il coefficiente può variare da 1,2 a 1,8 punti circa (per un’opera 50x70 per esempio la stima potrebbe variare da 14.000 a 22.000 euro). Per le opere su carta circa un terzoAnni successivi: per le opere di medie dimensioni su tela il coefficiente può variare da 0,2 a 0,5 punti circa (per un’opera 50x70 per esempio la stima potrebbe variare da 2.500 a 6.000 euro) in base soprattutto alla datazione (maggiore rilievo per le opere più datate).. Per le opere su carta circa un terzoAchille Perilli (Roma,1927).Dopo essersi laureato in Lettere, fonda insieme a Piero Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, Perilli il Gruppo Arte Sociale (GAS); le riviste “Ariele” e “La Fabbrica”, e Con Dorazio e Guerrini la Libreria-Galleria “Age d’Or”. Dà quindi avio a una serie di eventi culturali tra i quali si annovera la collaborazione con la triennale di Milano. Nel 1962 organizza una personale alla Biennale di Venezia, e di seguito numerose mostre in tutto il mondo (New York, Praga, Amsterdam, Chicago, Tokio). Nel 1977 aderisce con altri artisti alla Coopertarte, una cooperativa che si muove alla ricerca di un nuovo rapporto con il pubblico. Da un punto di vista stilistico le sue opere sono considerate come espressione di un Astrattismo geometrico, sono dominate da composizioni di figure irregolari e da colori molto accesi.