Biografia di George Perkins
George Perkins Marsh nasce nel Vermont, negli Stati Uniti, nel 1801. Era il figlio di un proprietario terriero e cresceva immerso nella natura del piccolo stato della Nuova Inghilterra. Studiò molto da giovane, acquisendo una vasta conoscenza delle lingue straniere, tra cui latino e greco. In seguito, intraprese la carriera di avvocato e rappresentante del suo stato a Washington. Fu un imprenditore, ma non sempre con successo, e coltivò la sua passione per la geografia, la filologia e la storia naturale in parallelo. Marsh fu presto riconosciuto per la sua intelligenza e perspicacia, ricevendo numerosi riconoscimenti come intellettuale di spicco e uomo pubblico. Nel 1849 venne nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia, e dopo un viaggio lungo e avventuroso che lo portò in Europa, ebbe la sua prima esperienza di contatto con l'Italia e la Toscana. Marsh visitò molte città italiane, incontrando vari personaggi politici e intellettuali che lo colpirono molto. Tornato in patria nel 1854, Marsh assunse il ruolo di ambasciatore degli Stati Uniti presso il neonato regno d'Italia, prima a Torino e poi a Firenze. Nonostante non fosse un geografo di professione, Marsh scrisse un'opera geografica di grandissimo interesse, intitolata "Man and Nature, or Physical Geography as Modified by Human Action", pubblicata nel 1864. In questo lavoro, Marsh anticipò alcune delle idee dei geografi francesi J. Brunhes e E. Fels sulle trasformazioni operate dall'uomo sull'ambiente naturale, ispirando molti a considerarlo un precursore dell'ecologia moderna. Infatti, i suoi scritti contengono molte riflessioni sulle problematiche ambientali e sull'utilizzo delle risorse naturali, aspetti che oggi continuano ad essere attuali e di grande rilevanza. La sua opera è stata ripubblicata diverse volte e la sua figura continua ad essere studiata e apprezzata sia in ambito accademico che pubblico.