Biografia di Vitale Petrus
Petrus Vitale. Kiew (Ucraina), 1934 - Milano, 1984. Pittore, disegnatore, grafico. Si diploma all’Accademia di Venezia sotto la guida di Saetti. Esordisce nel 1958 in una collettiva alla Bevilacqua La Masa, ricevendo un premio. Dal 1959, anno della prima personale alla stessa Bevilacqua La Masa, partecipa a mostre nazionali e internazionali. Ottiene varie segnalazioni e premi in mostre collettive, tra cui il I Premio alla Collettiva Bevilacqua La Masa, nel 1960, e il II premio al Premio Suzzara nel 1963. Tra le numerose personali, si ricordano la mostra alla Galleria Il Traghetto di Venezia nel 1961; alla Galleria La Bottega di Ravenna nel 1966; alla Galleria Ciovasso di Milano nel 1971. Nel 1985 viene allestita una retrospettiva al I Liceo Artistico Statale di Milano. Fondamentale per la sua evoluzione artistica è il trasferimento nel 1965 a Sesto San Giovanni: nell’ambiente milanese si lega a numerosi altri giovani artisti, come Lino Marzulli, Fabrizio Merisi, Dimitri e Pietro Plescan, Enrico Castellani e altri, insieme ai quali prende parte alle lotte politiche e sociali dell’epoca. Partito, alla fine degli anni Cinquanta, da un certo geometrismo alla Saetti attraverso il quale raffigurava scene di vita quotidiana, negli anni milanesi approda a una particolare “cultura chagalliana”, caratterizzata da un realismo di stampo espressionista, ricco però di rimandi simbolici. Fin dai primi anni Settanta le sue maggiori prove ruotano attorno agli orrori delle guerre e alla celebrazione della resistenza; lo stile di questi anni è carico di violenza espressiva e complessità dinamica. Successivamente l’artista recupera in chiave grottesca i miti italiani, con rimandi all’arte rinascimentale e manierista. L’ultimo grande soggetto affrontato prima della scomparsa prematura – rimasto dunque alla fase progettuale – è il terremoto del Friuli.