Biografia di Giovanni Francesco Pieri
Giovanni Francesco Pieri (Prato 1699-1773 Napoli) ha iniziato la sua carriera come medaglista, modellatore e ritrattista, ma è stato riconosciuto come il ceroplasta più abile del suo tempo. Nato a Prato, è stato formato nella bottega dello scultore fiorentino Gioacchino Fortini intorno al 1713-1714, realizzando piccole figure a rilievo in cera policroma, come è stato documentato dal suo biografo, Gaburri. Era infatti prassi comune che il medaglista eseguisse i suoi modelli in cera. La sua abilità virtuosistica ha conquistato l'ultimo Granduca Giangastone de' Medici, che lo ha voluto come amministratore dell'Arazzeria medicea. Dopo la morte del Granduca, è partito da Firenze nel 1737 e si è trasferito a Napoli su invito di Carlo di Borbone, che aveva conosciuto Pieri e apprezzato la sua opera quando nel 1734 risiedeva a Firenze quale erede del Granducato. A Napoli, Pieri ha diretto l'Arazzeria, ma si è imposto e ha ottenuto un gran successo come modellatore di cere, riuscendo a fondere nelle sue opere la sua abilità tecnica virtuosistica con lo spirito sagace partenopeo. Queste opere, per le loro diverse caratteristiche, possono essere suddivise in quattro gruppi. Un primo nucleo è costituito dai ritratti dei regnanti, e può essere facilmente messo in relazione con la sua attività di medaglista iniziale. Un secondo gruppo è costituito dalla traduzione in cera di dipinti famosi delle raccolte farnesiane in possesso dei Borbone a Napoli. Nel terzo gruppo rientrano le cere e un importante numero di quadretti raffiguranti scene di vita quotidiana secondo il gusto largamente diffuso nel Settecento in Italia e in Europa verso i soggetti di tema popolare. Un inventario del Palazzo di Portici redatto intorno al 1800, descrive ventiquattro quadri a cera con cornice di questa tipologia. Infine, rientrano nel quarto gruppo delle ceroplastiche a soggetto religioso.