Biografia di Hans Piffrader
Hans Piffrader (Chiusa, 5 agosto 1888 – Bolzano, 25 novembre 1950) è stato uno scultore sudtirolese.
Nacque a Chiusa, in Val d'Isarco, nell'attuale Alto Adige. La famiglia faceva parte di un'élite culturale e probabilmente le frequentazioni di artisti influenzarono la successiva carriera del giovane Hans, peraltro portato per le attività artistiche. Frequentò le scuole d'ordine inferiore nel paese natale e successivamente il liceo dei Francescani di Bolzano. Nel 1906 era iscritto all'istituto tecnico superiore ad Innsbruck, nel settore modellismo e disegno artistico. La frequenza dell'Accademia a Vienna - nel 1911 - venne interrotta dallo scoppio della prima guerra mondiale, nella quale prestò servizio in qualità di ufficiale, come tenente dei Tiroler Kaiserjäger. Nel 1918, per motivi di salute, venne congedato, potendo così riprendere gli studi artistici viennesi interrotti.
Vienna ancora in quel periodo era epicentro culturale e formativo di molti artisti poi divenuti famosi, come per esempio Egon Schiele ed egli lì conobbe Josef Thorak, che divenne suo amico e in seguito uno dei più celebrati artisti di regime durante il nazionalsocialismo in Germania. Nel 1924 Piffrader rientrò a casa, a Chiusa, proseguendo la sua attività di disegnatore e scultore, ma viaggiando spesso in Europa per suo sviluppo professionale e in occasione di mostre in cui espose suoi lavori: Firenze, Parigi, Berlino. Una mostra collettiva che fece tappa in diverse città dell'area tedesca vide esposte anche le sue opere, assieme a quelle degli altri artisti tirolesi, tra cui Albin Egger-Lienz, i fratelli Albert Stolz, Ignaz Gabloner, Hugo Atzwanger.
In Italia, di cui la porzione di Tirolo a sud del Brennero faceva parte dal 1919 con il nome di Alto Adige, si era ormai imposto il regime fascista e l'intento celebrativo delle sue opere architettoniche abbisognava di adeguati valori artistici, soprattutto nel campo della scultura e della pittura. In questo periodo era organizzata localmente una grande occasione espositiva collettiva con sede a Bolzano, denominata "Biennale della Venezia Tridentina", che forniva lo stato dell'arte a livello locale. È partendo da questa situazione generale che si giunse nel 1938, quando il consenso popolare per il regime ed il Duce era all'apice, ad una mostra allestita nei locali dell'appena terminato Istituto Tecnico Commerciale Cesare Battisti, nella via Cadorna a Bolzano.