Biografia di Giuliano Pini
Giuliano Pini nasce a Firenze nel 1935. Abbandona presto la scuola e, desideroso di trovare una strada per sé stesso, inizia a disegnare con passione le motociclette, che amava così tanto. Durante il lavoro di benzinaio, incontra un vigile urbano che lo presenta ad un amico pittore, Arrigo Dreoni, il quale lo invita nel suo studio a respirare nuove atmosfere. In questo atelier, entra in contatto con altri artisti che lo incoraggiano a migliorare il suo segno, portandolo a frequentare il laboratorio di ceramica del professor Miniati al Piazzale Michelangelo, luogo frequentato da molti artisti. Nel 1955, partecipa alla mostra-concorso alla Casa di Dante "Ritratto Contemporaneo", e nel 1957 riceve il premio "Vincenzo Cabianca" per giovani pittori. Durante il periodo militare di diciotto mesi, Giuliano Pini incontra Xavier Bueno e i membri di "Nuova Corrente", movimento che si oppone all'astratto informale e alla pittura intimista. Nel 1960, partecipa alla prima mostra del gruppo nello spazio di via del Moro, mentre alla fine dello stesso anno presenta la sua prima personale nella nuova sede di piazza del Limbo con una serie di disegni. Il tema principale dell'arte di Pini è l'essere umano con tutte le sue emozioni, dal dolore ai sogni e ai miti. Fra le sue mostre più importanti, ci sono "Il tempo ha le mani" del 1970, "Il punto da raggiungere" del 1979 con uno scritto di Renzo Vespignani, "L'edificio del sogno - L'opera incantatrice di Richard Wagner" del 1982 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, "Le radici del grido" e "Flamenco" dedicate ad Antonio Gades. Nel 1991, allo Studio d'Arte Melotti di Ferrara, presenta "Ferrara: i miti, i personaggi, i fantasmi". Nel maggio-giugno 1997, è alla mostra "Firenze, il tempo della memoria - cronache fiorentine" all'Istituto degli Innocenti di Firenze. La passione di Pini per la musica e il teatro è costante e reale, e muore nel 2017.