Biografia di Bartolomeo Piovano
Bartolomeo Piovano nasce a Moncalieri nel 1903 e fin da giovanissimo mostrò un grande interesse per la pittura. All'età di soli 17 anni iniziò a frequentare lo studio del pittore Tommaso Juglaris, che diventò una figura fondamentale per la sua formazione artistica. Tuttavia, dopo la morte del maestro, per motivi famigliari ed economici, Piovano fu costretto a lasciare il mondo dell'arte e a lavorare in fabbrica.
Nonostante ciò, Piovano continuò ad appassionarsi alla pittura e frequentò i corsi serali di Disegno e Ornato della Scuola Serale San Carlo di Torino, dove ottenne la medaglia d'argento. Nel 1930 si iscrisse all'Accademia Albertina e riprese a dipingere. Nel 1947 si trasferì in Argentina, dove si trovano attualmente molte sue opere.
Tornato in Italia, Piovano si dedicò con maggiore assiduità alla pittura, esponendo dal 1963 circa alla Promotrice delle Belle Arti di Torino. Fu amico della pittrice Angiola Meucci, allieva di Delleani, che lo incoraggiò a proseguire nella ricerca di aderenza al vero e nello studio della luce e del suo variare.
L'amore per la natura fu il tema principale delle sue opere. Piovano restituì alla natura la sua grandiosità, la sua magnificenza e la sua forza, riuscendo a ritrarre ogni più piccolo dettaglio in modo sublime. La sua tecnica era inconsueta e originale, e si misurava con i più avveduti pittori della realtà. La natura, unica protagonista dei suoi paesaggi, era descritta, rivissuta e riletta con un sentimento di profonda tenerezza.
Bartolomeo Piovano morì nel 1975, lasciando dietro di sé un insieme di opere di grande valore e bellezza. La sua pittura rimane un importante testimonianza della sua sensibilità artistica e del suo amore per la natura.