Biografia di Bruto Pomodoro
Bruto Pomodoro nasce a Milano nel 1961. Prima di dedicarsi all'arte, ha fatto carriera come disegnatore scientifico. Nel 1994, decide di intraprendere un percorso artistico e si dedica alla pittura e alla scultura. La sua ricerca artistica è rigorosamente astratta e si concentra sugli aspetti più segreti del mondo vivente, dall'evoluzione alla genetica, dai rapporti fisici delle leggi dell'universo all'embriologia. Bruto Pomodoro usa un linguaggio simbolico narrativo per esplorare questi temi e si basa su uno studio attento dei rapporti cromatici e compositivi. I suoi primi cicli pittorici, Contemplazioni ed Elogi del Quadrato, presentano una costruzione spaziale molto vicina alla tematica concretista e un uso di policromie accese. Tuttavia, dalla sua ricerca nascono le opere intitolate Codici Algenici, dove l'artista è interessato a rappresentare il rapporto dialettico tra la potenzialità morfologica del vivente e la valenza significativa del DNA, analizzato attraverso le “trasmutazioni alchemiche” offerte dall'ingegneria genetica. Pomodoro ha proseguito la sua ricerca sui suoi archetipi, focalizzando l'attenzione solo sulla matrice cardine del proprio lavoro. Questo si è tradotto nella creazione di Sagomati e Disgiunti, dove l'artista ha cercato di rappresentare la scomposizione entropica degli elementi costitutivi dell'Archetipo. Nel 2005, Bruto Pomodoro ha sviluppato il suo stile nell'utilizzo dei collages e delle resine per creare sculture a tutto tondo. Durante la 54a Biennale del 2011, Bruto è stato presente con le sue opere a Venezia con la collettiva Slide Art – Sign Off Design e con la rassegna personale Biomorfismi Plastici, curata da Roberta Semeraro. Nel settembre del 2014, a Furnari, nella provincia messinese, è stata inaugurata l'opera monumentale in ferro Mater, eseguita con l'innovativa tecnica dell'esofusione. Questa grande scultura è stata realizzata in collaborazione con le maestranze artigianali dell'associazione Fabbri d’Arte.