Piero Portaluppi Quotazioni, valore e valutazione opere

Piero Portaluppi nasce a Milano nel 1888. Nel 1905 ha conseguito il diploma presso l'Istituto tecnico Carlo Cattaneo e si è iscritto al Politecnico, dove ha studiato insieme a Enrico Agostino Griffini e Carlo Calzecchi. Leggi la biografia completa

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Biografia di Piero Portaluppi

Piero Portaluppi nasce a Milano nel 1888. Nel 1905 ha conseguito il diploma presso l'Istituto tecnico Carlo Cattaneo e si è iscritto al Politecnico, dove ha studiato insieme a Enrico Agostino Griffini e Carlo Calzecchi. Durante gli anni universitari ha iniziato a lavorare come caricaturista, collaborando con alcune riviste satiriche milanesi come "Il Babau", "A quel paese" e "Il Guerin Meschino". Nel settembre del 1910 si è laureato in architettura e ha ricevuto la medaglia d'oro conferita dal Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano al miglior laureato del Politecnico. L'anno successivo è stato nominato "assistente straordinario di Architettura superiore" nel corso di Gaetano Moretti, iniziando così la sua carriera accademica. Parallelamente, ha avviato la sua attività professionale. Dopo alcuni piccoli lavori, come decorazioni di facciate e tombe, nel 1912 ha iniziato una lunga collaborazione con Ettore Conti, un importante imprenditore nel settore elettrico italiano. Tra il 1912 e il 1930, per le Imprese elettriche Conti e relative società, Portaluppi ha progettato numerose centrali idroelettriche, principalmente nella val Formazza. Tra queste, le più famose sono Verampio (1912-1917), Valdo (1920-1923), Crevoladossola (1923-1924) e Cadarese (1925-1929). Ha anche realizzato la centrale di Grosio (1918-1920) per l'Azienda Elettrica Municipale di Milano. Durante la Prima Guerra Mondiale, Portaluppi ha prestato servizio militare come ufficiale nel Genio, prima nel Veneto e poi in Friuli. Dal 1916 è stato distaccato in Val Formazza per la ricostruzione delle centrali distrutte dai bombardamenti e, dopo Caporetto, ha richiesto di tornare tra le truppe combattenti. Durante questo periodo, ha conseguito la libera docenza in architettura. Dopo la guerra, ha ripreso la sua attività professionale ottenendo importanti incarichi nel 1919, tra cui la sede del Linificio e Canapificio Nazionale, la riforma della Pinacoteca di Brera, villa Fossati e, soprattutto, la Casa degli Atellani in Corso Magenta, residenza di Ettore Conti. Gli anni Venti sono stati un periodo di intensa attività progettuale. Oltre ai prestigiosi incarichi per il Palazzo della Banca Commerciale Italiana (1928-1932) e per il Planetario Hoepli (1929-1930), ha progettato importanti edifici residenziali come il palazzo per la società Buonarroti-Carpaccio-Giotto (1926-1930) e casa Crespi in corso Venezia (1927-1930), tra gli altri. Negli anni Trenta, la sua attività professionale si è consolidata e ha preso una direzione moderatamente modernista, evidente nella Villa del sabato per gli sposi realizzata con i BBPR per la V Triennale del 1933. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Portaluppi ha aumentato il suo coinvolgimento istituzionale, diventando presidente dell'Ordine degli architetti (1952-1963), membro del Consiglio Superiore per le Belle Arti e Antichità, del Consiglio Nazionale per le Ricerche e della Pontificia commissione d'arte sacra, nonché presidente del Comitato tecnico del Teatro alla Scala. Nonostante un rallentamento dell'attività professionale, ha lavorato su importanti interventi presso alcuni dei più importanti edifici storici di Milano, come Brera (1946-1963), la trasformazione del convento di San Vittore in sede del Museo della Scienza e della Tecnica (1947-1953), l'Ospedale Maggiore trasformato in Università Statale (dal 1949), la Piccola Scala (1949-1955) e il sagrato di Piazza Duomo (1964). Ha inoltre progettato nuovi edifici, come la sede milanese della Ras in collaborazione con Gio Ponti (1956-1962) e la casa dello studente alla Cité Universitaire di Parigi (1952-1958). Il 6 luglio 1967, Piero Portaluppi è morto nella sua casa in corso Magenta.

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