Biografia di Giancarlo Pozzi
Giancarlo Pozzi nasce nel 1938 a Castellanza dove tutt'oggi vive e lavora. Inizia a dipingere giovanissimo e fa diversi mestieri: falegname, modellista, disegnatore per tessuti. Nel 1961 entra come calcografo nel laboratorio dell'editore d'arte Giorgio Upiglio, dove ha l'opportunità di lavorare fianco a fianco con artisti di fama internazionale come Giacometti, Lam, Alekinsky, Baj e più avanti anche Marini, Fontana, Vedova, de Chirico e tanti altri. In questo periodo diviene uno dei più importanti specialisti di acquaforte e litografia.
Con gli amici pittori Bianchi, Luraschi, Simonetta fonda il gruppo "NO! 1963" che precorre i tempi, manifestando un disagio sociale che di lì a poco sarebbe sfociato in tutta Europa con la contestazione studentesca. Il gruppo di cui Pozzi fa parte, composto da giovani artisti, parte sensibile dell'umanità, si fa portavoce dei problemi di una società rapidamente in cammino verso la tecnologia e l'automazione; le quali da una parte portano benefici e comodità alla vita quotidiana, ma dall'altra rischiano di condurre all'assopimento dell'ingegno umano e all'isolamento dell'individuo. Le opere di questo periodo (appartenenti al ciclo "Carcasse volanti" 1964) mostrano in tal senso un grande pessimismo: carcasse vegetali e animali, simbolo della profonda delusione e sfiducia nei confronti dell'uomo e del suo intervento sulla natura. Sono anche gli anni del grande viaggio attraverso l'Europa con Upiglio.
Con il ciclo pittorico iniziato attorno al 1967 Pozzi volge la negatività giovanile nei confronti della natura in una forma corale in cui dal destino di quest'ultima dipendono le sorti dell'umanità. Le forme naturali divengono mezzo di confronto con il segno grafico di Pozzi: la linea segue l'andamento delle rocce, delle masse vegetali, del volo di uccelli e insetti. Le sue opere sono esposte in mostre internazionali a Montevideo, Stoccolma, Amsterdam, Hong Kong, L'Avana, Tokyo, Praga e in molte altre parti del mondo.
Nel 1970 il matrimonio con Ausilia Colombo e nel '72 la decisione di dedicarsi esclusivamente al lavoro di pittore: la casa di Castellanza diventa il suo unico atelier, salvo alcune collaborazioni con lo studio di Upiglio. Nel '73 nasce la figlia Sara: la natura è anche una bimba dagli occhi ridenti. Per lei elabora una serie di dipinti: "Giocattoli per Sara". La sua opera riceve il consenso della critica non solo italiana, ma anche straniera. Nel 1972 è invitato alla XXXVI Biennale di Venezia. Nel '77, presentato da M. Carrà, espone alla Galleria Borgogna di Milano. Sue incisioni illustrano testi di Luigi Cavallo, Roberto Sanesi, Osvaldo Patani, Raffaele Carrieri, Josè Angel Valente, Rabindranath Tagore, Archibald McLeish, Marcello Staglieno, Ardengo Soffici, Alda Merini, Leopoldo Verona; manifestazione del grande amore del Pozzi per la poesia e per i poeti.
Nel 1980 Antologica alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate con presentazione di Raffaele Carrieri. Nel '81 realizza il libro: "Il bestiario dell'Alpe" presentato a Milano al Museo di Storia Naturale, nato da un diario che il Pozzi teneva (e sul quale abbozzava immagini di animali e segnava impressioni e sensazioni) durante un soggiorno nel suo chalet a Gressoney, tra monti, boschi e natura. Nell'82, viaggio in Canada e Stati Uniti, segue un ciclo pittorico dedicato a questi paesi. Nel 1984 parte per Capo Verde, dove vive un'esperienza umana sconvolgente e resta fortemente colpito dalla natura del luogo e dall'estrema povertà e dignità della popolazione. Qui dipinge con l'amico Luraschi, una pala d'altare nella piccola chiesa di Padre Gesualdo a San Nicolao, utilizzando come colori le terre pestate al mortaio e i pigmenti naturali che l'isola offriva. Nell'89 viaggio in Marocco a cui farà seguito una serie di opere ispirate a questo Paese e presentate nel '90 alla Galleria Ghiggini di Varese. Il viaggio in Cina (1993) porta un rinnovamento nella pittura e nelle ceramiche di Pozzi. Si manifestano i rapporti con la cultura orientale considerata come possibilità espressiva per nuove esperienze creative. Nello stesso anno quattro suoi libri originali sono esposti al Museum of Modern Art (MOMA) di New York. Nel '95 vasta antologica a Villa Pomini di Castellanza, presentazione di Luigi Cavallo, catalogo Ediz. Mazzotta. Nel '98 espone in Giappone, Cina, Malaysia, Messico e Finlandia, alcuni disegni e incisioni entrano nella raccolta del museo Boiman Van Beuningen di Rotterdam (Olanda). Nel 2000 a Villa Pomini viene presentata la sua donazione al Comune di Castellanza. È anche l'anno della personale presso la Galleria Borgogna di Milano per presentare il suo libro di grafiche originali: "Viaggio non fatto in Bhutan" che diventerà mostra itinerante.
Nel 2002 quindici incisioni entrano a far parte della collezione del Gabinetto delle Stampe del British Museum (Londra), mentre nel 2003 terrà una personale a Villa Recalcati (Varese). Altre personali nel 2005: "Diario di Viaggi" presso il Museo di Arte Contemporanea Pagani di Castellanza e "Le Voyage de Giancarlo" a l'Espace nouveau Vallon di Ginevra. Nel 2006 visita l'India e nello stesso anno organizza presso la Galleria Ghiggini di Varese, la mostra personale "Portapoesia", con le opere realizzate dopo il viaggio in Etiopia del 2005. Ha al suo attivo 94 mostre personali in Italia e all'estero. Ha eseguito inoltre opere di grandi dimensioni in mosaico, vetrata, ceramica e bronzo per edifici pubblici e privati. Sue opere figurano in importanti musei in Italia e all'estero.