Biografia di Cosimo Privato
(Venezia, 18 settembre 1899 – Venezia, 28 marzo 1971)
È indubbiamente a partire dalla metà degli anni Venti che la sua opera raggiunge una considerevole notorietà in ambito locale e nazionale. Dal 1926 al 1938 i suoi dipinti compaiono all’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, dove si distingue fra i più giovani espositori; negli stessi anni, partecipa anche alle mostre di arte italiana organizzate all’estero dalla stessa Biennale (ne è esempio, nel 1933, l’esposizione di arte italiana moderna organizzata dal Sindacato Nazionale Fascista Belle Arti e presentata da Antonio Maraini presso la Künstlerhaus di Vienna).
Si possono ricordare inoltre, nel contesto italiano degli anni Venti e Trenta, le importanti partecipazioni alla III Biennale Romana (1925) e alla II Quadriennale di Roma (1935), alle Esposizioni Internazionali di Belle Arti di Fiume (1925, 1927), alle esposizioni organizzate dalla Società per le Belle Arti di Milano (1924, 1925) e alle Esposizioni Sindacali delle Tre Venezie. I numerosi acquisti avvenuti in occasione delle esposizioni (da parte del Re Vittorio Emanuele III, della Città di Bari, della Cassa di Risparmio di Venezia, del Comune di Venezia, della Prefettura di Venezia, del Ministero dell’Educazione Nazionale, della Banca d’Italia) ne confermano l’apprezzamento ricevuto
Privato si distingue anche nell’ambito della decorazione monumentale: nel 1928 si aggiudica il concorso per l’ideazione e l’esecuzione di cartoni per la decorazione a mosaico della sala del ricevimento di Palazzo Reale al Cairo, ricevendo gli elogi di re Fu’ad I. Si ricorda infine, tra i viaggi che conducono l’artista al di fuori della città natale e che offrono quindi l’opportunità di un rinnovo dei soggetti pittorici, il lungo tragitto in mare intrapreso con il collega Domenico Mori nel 1935 sulla petroliera Nevona, delle Imprese Navali di Venezia, diretta a Costanza: la navigazione sarà per entrambi oggetto di numerose opere (Burrasca del Mar Nero, Stretto dei Dardanelli, Isola di Marmara, Costa dalmata), poi esposte presso la galleria Bauer di via XXII Marzo.