Biografia di Pasquale Prunas
Pasquale Prunas (1924 – 1985) nasce a Cagliari e, appassionato fin da ragazzo di grafica e giornalismo, inizia ad avere esperienze in questo campo: nel 1943 è redattore capo e cura la grafica e l'impaginazione del periodico "Gioventù in marcia". Si era anche iscritto a diverse associazioni culturali come la Gioventù italiana del littorio e il Guf napoletano. Nel 1945 il ventunenne Prunas diede vita ad un nuovo periodico, Sud. Giornale di cultura, riunendo intorno al progetto un nutrito gruppo di giovani intellettuali. Finita l'avventura di Sud, Prunas continuò ad organizzare concerti, edizioni, mostre di pittura. Si occupò poi del Gruppo Sud Pittura che aveva fondato nel 1946 e negli anni successivi collaborò ad altre riviste. Terminata l'esperienza napoletana si trasferì prima a Milano (dal 1953 al 1960) e poi a Roma, continuando a lavorare nel mondo del giornalismo, ma spostando via via i suoi interessi e le sue conoscenze al campo della grafica. Nel 1953 insieme a nomi noti del fotogiornalismo, come Salvato Cappelli e Giuseppe Trevisan, fondò la rivista Le Ore dedicata all'attualità cinematografica e di cui fu caporedattore fino al 1962. Il formato della rivista rappresentò una vera innovazione nel fotogiornalismo del tempo, essendo il giornale formato quasi esclusivamente da fotografie accompagnate da didascalie più o meno lunghe. Negli anni Sessanta, ormai trasferitosi definitivamente a Roma, diresse alcuni documentari, tra cui Benito Mussolini. Dalla marcia alla catastrofe del 1962, codiretto con Roberto Rossellini e con il commento di Enzo Biagi e Sergio Zavoli e Italiani come noi del 1963, scritto con Giancarlo Fusco. La sua abilità come grafico ottenne un riconoscimento lavorativo importante, quando venne chiamato nel 1968 a dirigere con Piergiorgio Maoloni il nuovissimo Ufficio grafico de Il Messaggero, primo esempio tra i quotidiani italiani di ufficio dedicato esclusivamente ai problemi dell'impaginazione, del rapporto tra immagini, testi e titoli. Vi rimase fino al 1980 introducendo importanti novità sul piano formale, come ad esempio l’uso di fotografie a piena pagina con titoli incisivi e lapidari. Negli ultimi anni di vita si occupò della grafica della neonata emittente televisiva RTI Rete Televisiva Italiana.