Biografia di Fulvio Raboni
Fulvio Raboni si laurea presso il Politecnico del capoluogo lombardo nel 1955, anno in cui inizia l'attività didattica e di ricerca esordendo come collaboratore alle esercitazioni nei due corsi tenuti da Gio Ponti. Presso il Politecnico è professore incaricato di Arredamento e di Restauro dei Monumenti e poi professore associato di Architettura di Interni, fino al 1996. Nel 1980-81 trascorre un periodo da professore incaricato presso l'Università di Ingegneria dell'Università Internazionale Somala. Redattore per la rivista "Mobile Italiano" e per il "Bollettino mensile dell'ordine degli architetti Milano, Pavia, Sondrio", ha anche fatto parte delle Commissioni di incarichi di studio per la X, XI, XII e XIII Triennale di Milano. Partecipa a numerosi convegni e seminari (CIAM) e, con oggetti e arredi, a importanti esposizioni internazionali di architettura (San Paolo, Tokyo). Tra i premi conseguiti: il premio nazionale IN-ARCH 1964 e le Medaglie d'Argento alla XI (Mostra della Museologia) e alla XII Triennale (alloggio per il centro urbano). Si segnala l'impegno nel campo del design con numerosi mobili e oggetti, in particolare ha svolto la funzione di designer e coordinatore della serie di arredi per Dellitala di cui ha progettato anche il negozio di Milano. Ha inoltre realizzato una poltrona per cinema-teatro per Gavina 1960 e tre elementi ospedalieri (blocco finestre, apparecchio di illuminazione esterna, comodino attrezzato per posto letto). Tra le sue opere: l'ospedale di Gravedona e la ristrutturazione del Teatro dell'Arte al Parco con Grisotti; la Scuola Magistri Comacini e il complesso residenziale INA con Carlo ed Emilio Terragni; il complesso residenziale a San Donato Milanese e numerose ville e case unifamiliari (Alzano Lombardo, Livorno e Senigallia) nonché le proprie case a Milano e a Panarea. Tra i suoi scritti: Proposta Abaco 78 (Bari, 1979); Edilizia speciale (Mogadiscio, 1981). Numerosi progetti di design sono apparsi nelle riviste più importanti di settore.