Biografia di Eric Rohmer
Éric Rohmer, pseudonimo di Maurice Henri Joseph Schérer, nato il 4 aprile 1920, è stato uno dei maggiori rappresentanti della Nouvelle Vague in Francia, un movimento che ha visto la luce alla fine degli anni cinquanta. Appassionato di cinema, si unisce al gruppo dei “Cahiers du Cinéma”, di cui diventa redattore capo nel 1957 e che include tra i suoi collaboratori i registi francesi Godard, Truffaut, Chabrol e Rivette. Rohmer si distingue sin da subito per l'interesse verso il cinema di genere e il suo studio su Hitchcock rappresenta tutt'oggi un classico della storia del cinema. Come molti suoi colleghi, Rohmer decide di passare dalla critica alla regia e nel 1959 dirige il suo primo film, “Il segno del leone”. Nonostante la peculiare libertà formale e l'innovativo approccio alla realizzazione del film, il successo non arriva e il regista torna a concentrarsi sulla critica cinematografica. Nel 1963, fonda insieme a Barbet Schroeder la casa di produzione Les Films du Losange, al fine di garantirsi una maggiore indipendenza dalle strutture industriali del cinema. Da qui nasce il ciclo dei “Sei racconti morali”, seguito dalla serie delle “Commedie e proverbi” e infine dai “Racconti delle quattro stagioni”, che vedono protagonisti personaggi di diverse età e raccontano storie d'amore ambientate in diverse stagioni dell'anno.
Negli anni duemila, Rohmer continua a dirigere film di successo, tra cui “La nobildonna e il duca” (2000), “Triple Agent - Agente speciale” (2004) e “Gli amori di Astrea e Celadon” (2007). Il regista muore improvvisamente nella sua casa di Parigi l'11 gennaio 2010, a 89 anni d'età, lasciando dietro di sé un'eredità artistica e culturale di tutto rispetto. La sua carriera si caratterizza per la costante ricerca della libertà formale e narrativa, la sperimentazione di nuove tecniche di ripresa e montaggio, e la messa in scena di una sensibilità artistica e intellettuale tutta personale che lo portano a divenire uno dei maestri del cinema francese e della Nouvelle Vague.