Biografia di George A. Romero
Georges Andrew Romero, nato a New York nel 1940, si appassionò ai fumetti dell'orrore fin da giovane età. A 14 anni realizzò il suo primo cortometraggio e successivamente si trasferì a Pittsburgh, dove studiò arte e teatro e fondò la casa di produzione Latent Image.
Nel 1968 ottenne un grande successo con il film Night of the living dead, dal costo irrisorio, girato in totale indipendenza nei fine settimana, caratterizzato da un bianco e nero sgranato e movimenti di macchina a spalla. Gli attori non professionisti e la trama archetipica dell'orrore costituirono il dispositivo narrativo di un film dalla crudeltà ineguagliata, culminante nell'invenzione del mito dello zombi o morto vivente, simbolo rilevante del cinema dell'orrore.
Romero continuò la tematica degli zombi con il secondo film della trilogia, Dawn of the dead, collaborando con Dario Argento alla sceneggiatura e coproduzione. Quest'opera affrontò temi sociali come il consumismo e la disumanizzazione dell'epoca contemporanea, con toni satirici enfatizzati da una tecnica visiva e sonora che alternava il truculento all'ironico. L'ultima opera della trilogia, Day of the dead, concluse con successo questo ciclo di film.
Tra un titolo e l'altro della trilogia, Romero girò altri due film importanti: The crazies del 1973, che rappresenta una metafora della guerra in Vietnam attraverso la narrazione di un virus letale che si diffonde in una piccola cittadina; e Knightriders del 1981, che posiziona il mondo cavalleresco medievale in una comunità di motociclisti del Midwest.
Dopo un lungo periodo di stabilità, nel 2000 Romero realizzò Bruiser, un'altra allegoria in cui un uomo si sottopone ad una trasformazione metamorfica del volto, che lo porta ad atti di efferatezza e vendetta.
In sintesi, la carriera di Romero è stata caratterizzata dalla creazione e dalla continua evoluzione del genere dell'orrore, non solo per la sua capacità di evocare i più crudi e immediati impulsi, ma anche per il modo in cui ha riflettuto su molteplici temi sociali e sociali contemporanei.