Biografia di Sergio Romiti
Sergio Romiti nacque a Bologna il 14 aprile 1928.
È stato uno dei principali esponenti dell'arte in Italia nel secondo dopoguerra. Partendo dal cubismo di Picasso e dalla lezione di Morandi, ha raggiunto la definizione di forme molto personali attraverso un processo di astrazione geometrica e cromatica.
Nel 1946, mentre frequentava il liceo classico, Romiti si appassionò alla pittura e iniziò a disegnare. L’anno seguente, decise di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura.
Nel 1951 tenne la sua prima mostra personale alla galleria Il Milione di Milano, presentato da Francesco Arcangeli, che lo ripropose in una seconda mostra alla galleria La Strozzina di Firenze alla fine dello stesso anno. Nel 1952 partecipò alla Biennale di Venezia, dove fu presente con continuità fino al 1960.
Nel corso degli anni Sessanta, la minimal art sembra aver influenzato alcune sue tele, nei colori e nella luminosità, così come la pittura di Rothko e i contrasti dell’optical art.
Fu uno dei protagonisti dell'arte in Italia nel secondo dopoguerra. Partendo dal cubismo picassiano e dalla lezione di Morandi, attraverso un processo di astrazione geometrica e cromatica, giunse alla definizione di forme molto personali. Si può situare a metà fra Morandi e l’Informale.
Negli anni Ottanta e Novanta, Romiti partecipò principalmente a mostre collettive, anche se tenne alcune mostre personali come quella alla galleria Marescalchi di Cortina d’Ampezzo nel 1990. Nel 2000, Romiti decise di porre fine alla sua esistenza dopo anni caratterizzati da una forte depressione.