Biografia di A. Roselli
Alberto Rosselli (1921 - 1976) nasce a Palermo nel 1921. Nei primi anni ‘40 si iscrive alla facoltà di ingegneria presso il Politecnico di Milano, ma è costretto a interrompere gli studi dopo solo pochi mesi a causa della guerra dove viene coinvolto come militare. In seguito alla morte di entrambi i fratelli, Rosselli viene internato in Svizzera, dove rimane per circa 2 anni. È qui che incontra Ernesto Nathan Rogers che, con altri colleghi, tiene dei corsi di architettura all'interno dei campi universitari d’internamento. Qualche mese dopo inizia a frequentare la scuola di architettura a Losanna, dove rimane fino al rientro in Italia con la fine della guerra. Completa gli studi nel 1947 presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 1949 al 1954 cura la rubrica Disegno per l'industria su Domus, rivista diretta da Gio Ponti. Nel 1951 inizia la sua professione di designer lavorando per aziende come Cassina, Rima, Kartell, Saporiti e Montecatini, dove esplora materiali e nuove tecnologie. Nel 1952 si associa a Gio Ponti e all’ingegnere Antonio Fornaroli nello studio di architettura Ponti–Fornaroli–Rosselli (PFR) con sede a Milano. È con loro che lavorerà a progetti celebri come il grattacielo Pirelli a Milano (1956-60) o i segretariati del nuovo governo del Pakistan a Islamabad (1962-65). È ideatore e direttore della rivista Stile Industria (1954-63), con la quale apre un discorso sul ruolo del designer e sul significato di design all’interno del complesso rapporto tra progettista, industria e pubblico sottoponendo ai lettori suggestioni provenienti dall’Italia e dal panorama internazionale. È sempre nello stesso anno, il 1954, che, su suggerimento di Gio Ponti, istituisce insieme a Marco Zanuso il premio Compasso d’Oro. Nel 1956 è tra i fondatori dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale, di cui è primo presidente (1956-57) e membro del consiglio direttivo (1967-68). Dal 1963 è libero docente al Politecnico di Milano dove tiene il corso di Progettazione artistica per l'industria presso la Facoltà di Architettura portando all’interno dell’università la materia del design. Qui dirige un gruppo di ricerca formato da Adriana Baglioni, Costantino Corsini, Luigi Moretti, Marco Simonazzi e Giuseppe Turchini. I suoi lavori più maturi nell’ambito del disegno industriale risalgono all’inizio degli anni ‘70 con la progettazione di veicoli per la Carrozzeria Fiat-Orlandi, come il pullman gran turismo Meteor (1968-1970) e la cabina per autocarro (1970-1971), l’ideazione della Casa Mobile in occasione della mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York (1972), e la progettazione di sistemi abitativi componibili, come il Sistema per l’edilizia industrializzata Case Romagnoli (1969-70), le unità sanitarie prefabbricate per I.C.S. (1972-73), o gli arredi per ufficio Facomet (serie Talking Office, 1971-73). Muore a Milano di emorragia cerebrale il 10 Luglio 1976.