Biografia di Enea Detto Il Talpino Salmeggia
Enea Salmeggia, detto il Talpino o Salmezza (Nembro, precedente al 1575 – Bergamo, 25 febbraio 1626), è stato un pittore italiano del tardo rinascimento, attivo principalmente a Bergamo.
Fin dalla giovane età, cercò di apprendere le arti pittoriche da artisti bergamaschi, anche se si ipotizza che possa avere ricevuto una formazione presso la bottega di Simone Peterzano, sita a Milano, si calcola che proprio alla scuola del Peterzano, Salmeggia incontrò Caravaggio che fu allievo dal 1584 al 1588. Firmava i quadri con la dicitura Salmezza il Talpino, tanto che in alcuni documenti appare la dicitura: Enea Salmezza pittore, dito Talpino. La maggior prolificità artistica del Salmeggia, da molti considerato un "Raffaello bergamasco", si ebbe però nella sua terra. Egli seppe cogliere l'eredità della pittura lombarda del XVI secolo di Bernardino Luini e del Correggio, così come del Moretto, molto presente in Bergamo.
Il Salmeggia usava rielaborare modelli già raffigurati, riportando dettagli facilmente riscontrabili anche se a volte in scale differenti, o con la tecnica del cartone, così da facilitare il riconoscere le sue opere. Il Tassi nel suo Vite de' pittori e architetti bergamaschi riportò alcune parti dello studio sull'anatomia umana pubblicata dal Salmeggia nel 1607 di cui non è rimasta nessuna testimonianza.