Biografia di Anna Salvatore
Anna Salvatore (1923 – 1978) è stata una pittrice, scultrice e attrice nata a Roma. Alla metà degli anni quaranta, nel clima socialmente impegnato del dopoguerra, l’artista lega le sue opere al filone neorealista, con quadri che ritraggono le periferie e la gioventù di questo periodo pervasa da grande vitalità. E’ in quegli anni che si evidenzia la sua attenzione per la figura femminile con forme opulente e sensuali. Studiò a Firenze, frequentando poi l'Accademia delle Belle Arti di Roma, dove avviò un sodalizio artistico col pittore Domenico Purificato. Entrò nel mondo artistico dopo l'ultima guerra mondiale, diventando in breve tempo uno dei personaggi più noti del mondo culturale e mondano, anche grazie alla galleria d'arte "Il Pincio", che la pittrice gestì negli anni cinquanta a Piazza del Popolo. Conobbe e frequentò Ungaretti, Pasolini, Moravia, Anna Banti, Silori e Gatto. La critica l'ha considerata una delle esponenti più importanti della pittura neorealista. Nel 1956 ottenne il primo successo alla Biennale di Venezia, dove era stata invitata, esponendo dei "bianco e nero" che rappresentavano ragazzi e ragazze di borgata. Nel 1959 Federico Fellini le offrì una piccola parte ne La dolce vita, per la scena del salotto letterario. E’ verso la fine degli anni Settanta che ai quadri di stampo realistico affianca tematiche dell’eros. Lo stile della pittrice Anna Salvatore, sempre molto coerente in tutte le sue opere, è stato definito Neorealista, non solo per i soggetti scelti (quella gente di borgata che animava anche la produzione cinematografica dello stesso filone) ma anche per il linguaggio adottato da questa pittrice. Infatti Anna Salvatore interpreta la realtà nelle sue opere così com’è, in maniera totalmente asciutta.