Biografia di Mabellini Isaia Sarenco
Isaia Mabellini Sarenco nasce a Vobarno nel 1945. Dopo aver studiato filosofia presso l'Università di Milano, ha iniziato la sua carriera di artista come poeta lineare nel 1961, per poi passare rapidamente alla ricerca verbo-visiva. Nel 1963 entra in contatto con il Gruppo 70 di Firenze e stringe amicizia con Eugenio Miccini. Sempre nello stesso anno, fonda e dirige la sua prima rivista di esoeditoria, "Il Tarlo Valsabbino", tra le molte di cui sarà ideatore durante la sua carriera.
Fin dai primi anni di attività artistica, Sarenco ha svolto un'intensa attività editoriale e organizzativa, esponendo le sue opere in Italia e all'estero, condividendo idee e arte con molti artisti e critici importanti. Nel 1968, insieme ad Enrico Pedrotti, ha fondato la Galleria-Libreria La Comune di Brescia e, poco dopo, ha inaugurato le pubblicazioni della rivista "Amodulo" e delle omonime Edizioni.
Negli anni successivi, ha aperto importanti spazi espositivi a Brescia, come la Galleria Amodulo nel 1970 e lo Studio Brescia nel 1972. Nel 1971, ha fondato con Paul De Vree la rivista "Lotta Poetica", cercando di unire il lavoro della casa editrice Amodulo con quella della belga De Taffelronde. Nel corso degli anni, la rivista è stata edita in tre serie: dal 1971 al 1975, dal 1982 al 1984 e nel 1987.
Negli anni '80, Sarenco ha fondato la rivista discografica "RadioTaxi" e ha realizzato il suo primo cortometraggio, "Collage", nel 1984, seguito da altri cinque film.
Dal 1982, ha intrapreso numerosi viaggi in Africa, dove ha instaurato un legame profondo con la terra e ha deciso di trasferirsi a lungo termine in Kenya. Da allora, l'Africa è diventata protagonista della sua produzione artistica, culminando nell'installazione "La platea dell'Umanità", presentata alla Biennale di Venezia del 2001.
Anche negli ultimi anni, tra l'Italia e il Kenya, Sarenco ha perseverato nella sua attività di promoter, organizzatore culturale e artista visivo, fondando la rivista "Sarenco's", la nuova serie di "Lotta Poetica" e costituendo la Galleria Sarenco Club e alcuni centri culturali come l'Archivio Europeo del Film e del Video d'Artista.