Biografia di Luigi Scattini
Luigi Scattini è una figura di rilevanza nel panorama culturale italiano del Novecento. Nato a Torino nel 1927, si laurea in Giurisprudenza e si affaccia al mondo del giornalismo collaborando con i settimanali "Gente" e "Oggi". Appassionato di cinema, nel 1961 compie il suo esordio dietro la macchina da presa con "La via del carbone", film documentaristico che ottiene una nomination ai prestigiosi Oscar del 1962 come miglior documentario italiano e si aggiudica il Premio Rai al Festival dei Popoli. Nel 1962, durante la presentazione a Venezia di "Puerto Sastre", realizza il film "Sexy magico", che diventa il suo primo grande successo nel circuito cinematografico. Nel corso degli anni, Scattini si cimenta anche nel cinema di finzione, dirigendo pellicole di successo come "Due marines e un generale" nel 1965, "La sfinge d'oro" nel 1967 e "Il corpo" nel 1974.
Intellettuale coraggioso, negli anni Settanta Scattini si dedica all'avventura produttiva, realizzando importanti film come "Fatti di gente perbene" del 1974, diretto da Mauro Bolognini, e "Divina creatura" del 1975, diretto da Giuseppe Patroni Griffi. Durante gli anni Ottanta, Scattini abbandona la regia cinematografica per dedicarsi all'attività di dialoghista e direttore di doppiaggio, lavorando su diversi film internazionali, tra cui "Scene di lotta di classe a Beverly Hills" di Bartel e "Inseparabili" di Cronenberg, che gli valgono il Premio per il miglior doppiaggio.
Il 1991 rappresenta l'anno del suo ritorno al documentario con "AURIGA", realizzato per conto della società di navigazione Sidemar e dedicato alla costruzione della nave da carico più grande mai costruita in un cantiere navale italiano. Scattini è anche padre dell'attrice Monica Scattini, e muore all'età di 83 anni, lasciando un'eredità culturale che ha contribuito a plasmare la cinematografia italiana del XX secolo.