Biografia di Filippo Scroppo
Filippo Scroppo (1910 - 1993) nasce a Riesi (Caltanissetta) nel 1910; nel 1934, dopo soggiorni a Roma e Firenze si stabilisce a Torino, dove si laurea in Lettere e dà corso ai propri interessi artistici, culturali e ideologici. Nel dopoguerra, avendo rinunciato agli studi teologici, il suo impegno si esprime nella scrittura, nella pittura, che è divenuta la sua principale attività, nell’organizzazione di eventi culturali e nella didattica. Dal 1948 al 1980 insegna all’Accademia Albertina di Torino, prima come collaboratore di Felice Casorati e poi docente della Scuola libera del nudo. Rilevante è inoltre la sua breve esperienza di gallerista: nel 1957-58 dirige con Luciano Pistoi la Galleria torinese Il Prisma. Dal dopoguerra intensifica i rapporti con scrittori e intellettuali (tra cui Italo Calvino, Primo Levi, Massimo Mila, Cesare Pavese, Edoardo Sanguineti, Elio Vittorini) e artisti (tra i quali Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Renato Guttuso, Bruno Munari, Enrico Prampolini, Atanasio Soldati, Giulio Turcato). È protagonista attivo della scena artistica nazionale. Espone alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1950, alla Quadriennali romane del 1948 e del 1951. Con Casorati, Menzio, Galvano, Mino Rosso e Italo Cremona fonda la sezione torinese dell’Art Club diventandone segretario. Nel 1949 organizza con Casorati (presidente) ed Enrico Prampolini la I Mostra Internazionale dell’Art Club in Palazzo Carignano, a Torino. Nel 1951 partecipa all’esposizione Arte astratta e concreta presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e alla scelta di Astrattisti milanesi e torinesi alla Galleria Bompiani di Milano, con rilancio l’anno successivo alla Gissi di Torino. Per l’occasione pubblica con Biglione, Galvano e Parisot il cosiddetto Manifesto dell’Arte Concreta di Torino. Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta sono numerose le personali, i premi nazionali e le partecipazioni a mostre estere rappresentative dell’arte italiana contemporanea. Parallelamente vengono organizzate mostre storiche che portano attenzione analitica su aspetti della vicenda artistica locale e nazionale dei quali Scroppo è stato interprete: Arte concreta a Torino, Sala Bolaffi, Torino 1970; M. A. C. a Torino, Colonia 1981; Arte a Torino 1946-53, Accademia Albertina, Torino 1983; L’Informale in Italia, Galleria d’Arte Moderna, Bologna 1983; Movimento Arte Concreta 1946/52, Civica Galleria d’arte moderna, Gallarate 1984; Alliterazioni- Dieci artisti del MAC tra ieri e oggi, Torre del Lebbroso, Aosta 1987; Scroppo periodo MAC, 1948-54, Galleria Sant’Agostino, Torino 1988. Muore a Torre Pellice nel 1993.