Biografia di Asahara Shigeaki
Shigeaki Asahara è un allievo dell'artista Nakamoto Tatsuya, docente di pittura. Su consiglio del suo maestro, decide di trasferirsi in Italia, a Torino, per iscriversi all'Accademia Albertina di Belle Arti. Uno dei suoi dipinti viene selezionato per il concorso Arte Giovane. Nonostante segua raramente le lezioni, il suo interesse si concentra sul design dell'automobile, campo ricco di stimoli in quel periodo. Tornato in Giappone, collabora con Adam&Eve e con l'azienda Otska Ohmi, acquisendo esperienza nel settore della ceramica. Successivamente, ritorna a Torino e, tra il 1977 e il 1978, collabora come designer con ABACO, uno studio di architettura e interior design molto conosciuto. A partire dagli anni '80, inizia la sua carriera come progettista freelance, distinguendosi nel settore dell'illuminazione e alternando il suo lavoro tra Italia e Giappone. Nel 1980 la lampada Tokio di Stilnovo viene selezionata per il Compasso d'Oro e viene premiata più volte con il Premio I.F. di Hannover. Per Ushio Spax, Yamada e Daiko, progetta lampade dedicate al mercato giapponese, vincendo per due volte il Premio Good Design istituito dal Ministero dell'Industria. Alcune delle sue lampade fanno parte della collezione permanente del Brooklyn Museum di New York. In Italia collabora con Cristal Art, Candle, Contact, Stilnovo e Lucitalia. Giuliana Gramigna pubblica alcune delle sue creazioni nel "Repertorio del design italiano 1950-2000", citando il suo nome tra i pochi designer stranieri. Nel 2019 Codiceicona riedita due dei suoi lavori del 1984, Palomar, e del 1981, Ziggurat, che rappresentano inconfondibili esempi del lessico progettuale di Shigeaki Asahara. In pieno accordo con il designer, nello stesso anno viene commercializzata una versione ridotta in scala della Ziggurat e la lampada da tavolo Misura, che oggi ha un design intemporeale e rappresenta una testimonianza coerente del suo tempo.