Biografia di Sacha Sosno
Alexandre Joseph Sosnowsky, notaio con lo pseudonimo di Sacha Sosno, nasce a Marsiglia nel 1937. Nel 1948, ancora adolescente, ha incontrato ad Nizza l'artista fauve Henry Matisse, il cui uso violento e provocatorio del colore ha lasciato un'impressione duratura su di lui. Sosno ha anche conosciuto Yves Klein e Arman nel 1956, il cui lavoro ha avuto una maggiore influenza sulla sua arte, portandolo a distruggere le sue opere astrattiste. Durante il servizio militare a Tolosa ha partecipato ad una campagna di scavi durante la quale è stato scoperto il più grande sito francese di tombe gallo-romane. Nei primi anni '60 Sosno ha lavorato come fotografo per la stampa e per alcune televisioni locali, diventando reporter di guerra nei conflitti in Irlanda, Bangladesh e Biafra. Dopo queste esperienze intense, Sosno è tornato alla pittura con la serie delle "Fotografie Obliterate", ritratti, autoritratti, case stampati su tela e parzialmente nascosti da strati di colori acrilici in forma di frecce, rettangoli o semplicemente pennellate sovrapposte. Nel 1969 si è trasferito nel quartiere di Montparnasse a Parigi, dove si è avvicinato al movimento dell'Art Sociologique, insieme a Bernard Teyssèdre, Gina Pane, Juan Rabascall, Jean-Paul Thénot, Alain Fisher, Fred Forest, Serge Oldenbourg, Nil Yalter. Il gruppo, ciascuno con il proprio stile, si è impegnato ad analizzare i legami tra l'arte e la società dei media, tematizzando il processo di massificazione, la frattura tra arte e vita e l'isolamento dell'individuo. Nel 1974 Sosno ha venduto il suo studio parigino e ha comprato una barca a vela per attraversare l'Oceano Atlantico con la sua compagna Maschat. Ha esposto a Porto e Caracas. Tra il 1993 e il 1996 ha viaggiato in Giappone, Corea, Canada e Grecia, creando sculture che rappresentavano il vuoto ottenuto attraverso la razionalità e il rigore, sfruttando gli archetipi dell'arte antica, dai greci a Michelangelo, per risvegliare la memoria collettiva e ricordare come il nostro quotidiano sia radicato nel pensiero classico occidentale. Nel 2000 ha vinto il concorso nazionale, finanziato dal Ministero della Cultura francese, per la costruzione della Biblioteca Centrale di Nizza. Insieme agli architetti Yves Bayard e Francis Chapus ha progettato una scultura monumentale in alluminio chiamata Tête au carrée, realizzata con tecniche di costruzione navale. La scultura, la maggiore realizzazione di Sosno, appare come la prima scultura abitata del mondo. Contemporaneamente ha concepito un nuovo ciclo pittorico chiamato "Opéras", che ha utilizzato le apropiazioni/obliterazioni di scenografie teatrali. Le grandi tele rappresentano foreste, paesaggi e immagini celate dalla casuale caduta di un sipario. L'uso di motivi geometrici dai colori sgargianti nasconde l'integrità dell'opera. Le opere di Sosno sono attualmente presenti in tutto il mondo.