Biografia di Giangiacomo Spadari
Spadari Giangiacomo (San Marino, 1938 - Milano, 1997)
La carriera artistica di Giangiacomo Spadari iniziò nel 1961, quando si trasferì da Roma a Milano ed è qui che tenne la sua prima personale alla Galleria Spotorno. Il linguaggio artistico dell’artista in quel periodo si rivolgeva alla Figurazione ed in particolare al Realismo Esistenziale (alle opere di Vaglieri, Guerreschi, Romagnoni, Bacon e Giacometti). La pittura di Spadari si ispira a fatti della nostra realtà, sottolineando un legame con il Sessantotto. Le tecniche pittoriche caratteristiche della pittura dell’artista sono l’uso di immagini fotografiche solarizzate, che trasformano l’immagine reale in icona contemporanea, con valori simbolici e scene tratte dai film e dai giornali, tanto da rendere Spadari una figura fondamentale nelle sperimentazioni artistiche di quel tempo. Il lavoro dell’artista, insieme a quello di artisti come Paolo Bertella e Fernando De Filippi, sembra proseguire la precedente esperienza del Realismo Esistenziale per poi ricollegarsi con la Nuova Figurazione. L’artista espose a Parigi, Bruxelles e partecipò nel 1972 alla Quadriennale di Roma. Negli anni ’80 presentò i primi paesaggi, esposti alla Galleria Bergamini di Milano, definiti dall’artista postnucleari o preistorici e di natura assoluta. Negli anni ’90 proprose un nuovo ciclo di opere presentate nella mostra “I sette peccati capitali” alla Galleria L’Eroica di Milano, in cui i sette vizi capitali vennero trasformati in colpe sociali, attraverso la raffigurazione di fatti di cronaca.