Biografia di Steven Spielberg
Steven Spielberg, regista e produttore americano, è nato nel 1948 a Cincinnati, Ohio. Fin da giovane ha mostrato una spiccata inclinazione per il cinema, realizzando una serie di film amatoriali in diverse formati, tra cui l'8mm e il 16mm. Nel 1969 ha realizzato il cortometraggio in 35 mm "Amblin'", che ha attirato l'attenzione della Universal Pictures. La società ha successivamente offerto a Spielberg un contratto di sette anni per la diretta televisiva della sussidiaria MCA. Nel biennio 1971-1972, Spielberg ha diretto tre lungometraggi per il piccolo schermo, tra cui il celebre "Duel" del 1971, una surreale avventura stradale sulla morte del duello in cui è coinvolto un autista inseguito da un autotreno.
Nel 1974, Spielberg ha diretto "The Sugarland Express", un film su una giovane coppia in fuga decisa a riprendersi il figlio in affidamento, sulle cui tracce si scatenano imponenti forze dell'ordine. Tuttavia, il suo grande successo di pubblico è arrivato con "Jaws" del 1975, un thriller sapientemente costruito che solo negli Stati Uniti ha incassato 130 milioni di dollari. Da quel momento, Spielberg si è specializzato nella realizzazione di spettacolari e sofisticati film di fantascienza e avventura che puntualmente, a dispetto delle ingenti somme investite dalla produzione, si sono tradotti in redditizie macchine da intrattenimento.
Il tema dell'incontro con forme di vita extraterrestri ritorna in "E.T. the extra-terrestrial", altro film di grandissimo successo dove l'alieno diviene protagonista, con sorprendenti effetti di immedesimazione. Ha avuto invece un esito deludente, dal punto di vista commerciale, il film successivo "The Color Purple" del 1985, tratto dal romanzo di A. Walker, con cui Spielberg ha affrontato un altro tema significativo della sua filmografia, quello della segregazione razziale.
Negli anni '90, Spielberg ha diretto "Hook" del 1991, una trasposizione su grandi schermi della favola di Peter Pan. Quindi, con l'enorme successo di "Jurassic Park", il regista ha inaugurato una saga che ha consolidato la sua posizione nell'industria cinematografica. Nel 2001, con "AI Artificial Intelligence", nato da un progetto di Stanley Kubrick, Spielberg è tornato alla fantascienza esplorando la dimensione inquietante della tecnologia, mentre in "Minority Report" del 2002, un adattamento dall'omonimo racconto di Ph.K. Dick, ha descritto una società del futuro in cui regna la giustizia preventiva, ritraendo profeticamente i lati oscuri del mondo globalizzato.
Spielberg ha influenzato notevolmente l'evoluzione del cinema americano degli ultimi vent'anni del XX secolo e dei primi anni del XXI, sia in termini di metamorfosi dell'immaginario hollywoodiano sia di sviluppo delle strategie di promozione e marketing dei film.