Biografia di Giovanni Spinicchia
1937 – Nasce a Firenze.
1950 – Studi inferiori, superiori e Magistero d’Arte presso la Scuola d’Arte di Firenze (fino al 1958). Formazione in Affresco, Architettura, Arredamento. I suoi maestri sono: Renzo Grazzini, Onofrio Martinelli, Alberto Galigiani, Alessandro Parronchi.
1958 – Studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze per la sezione di Scenografia (fino al 1961) con Angelo Maria Landi e Bruno Mello. Dal 1954 al 1961 collabora come disegnatore con gli architetti Giovanni Michelucci, Leonardo Savioli, Sandro Pagnini, Ernesto Miniati, Carlo Casini. Si interessa e collabora come grafico pubblicitario e cinematografico. E’ chiamato al Teatro Tenda di Vittorio Gassman come aiuto scenografo per una rappresentazione in Firenze.
1963 – La Galleria d’Arte “Flaccovio” di Palermo lo invita a partecipare ad una mostra.
1963 – Un’altra fonte di ispirazione di lavoro la trova nella villa di Capo d’Orlando del barone Lucio Pic-colo, cugino del Principe Tommasi di Lampedusa, nel cui palazzo ascolta la lettura dei Canti Barocchi. Tali incontri costituiscono la fonte ispiratrice dei futuri ritratti.
1966 – Si trasferisce a Roma dove continua nell’insegnamento e frequenta gallerie. Partecipa a rassegne e si incontra con artisti quali Pino Pascali, Tano Festa.
1969 – In ottobre si trasferisce a Firenze.
1971 – E’ titolare della cattedra presso il Liceo Artistico di Firenze per Figura ed ornato disegnato.
1972 – Frequenta l’Accademia di Salisburgo. Espone alla galleria fiorentina “Inquadrature 33 “, diretta da Marcello Innocenti. Nello stesso anno, il Comune di Cesena fa espressa richiesta di una sua opera per la propria collezione.
1972 – Prima personale a Palazzo Ridolfi di Firenze dedicata ai temi della Sicilia, temi che presto abbandonerà .
1972 – Influenzato da Gerhard Richter inizia a dipingere ritratti.
1980 – Raffaello Banchelli, titolare della Edi Grafica di Firenze, lo invita a far parte di un gruppo di artisti. Si interessano al suo lavoro Pier Carlo Santini, Giorgio Mascherpa, Dario Micacchi, Mario Penelope, Elvira Cassa Salvi, Raffaele de Grada, Franco Solmi.
1983 – E’ invitato ad Assisi a realizzare un manifesto per la Pace.
1983 – Lascia l’insegnamento per dedicarsi esclusivamente alla pittura.
1985 – Scompare Banchelli che aveva contribuito alla sua affermazione. La Cassa di Risparmio di Pistoia e la Banca Nazionale del Lavoro di Milano acquistano sue opere.
1987 – La collezionista Marion Duteurtre acquista una produzione di 356 opere di oli e pastelli per il Centro “VAAS” a Vence.
1992 – Espone in una rassegna italiana (Libro d’artista), al MOMA di New York. E’ presente con un’opera realizzata nel 1975 per conto del Candelaio Edizioni di Firenze.
1993 – L’Accademia di Belle Arti di Firenze lo incarica di insegnare alla Scuola Libera del Nudo. In polemica con le strutture direttive, nel 1994 lascia l’incarico.
1997 – Il Comune di Santa Croce sull’Arno lo invita alla collettiva Le figure delle passioni curata da Nicola Micieli. Con lui espongono Bodini, Carmassi, Caruso, T Ferroni, Moreni, Pericoli.
1998 – Espone per la prima volta il Polittico di New York dal titolo American Artist of the 80s alla Palazzina Mangari a Fiesole, Firenze.
2005 – Espone nella tenuta di Montalcino dei Marchesi de’ Frescobaldi a Castel Giocondo alcuni dei suoi ritratti.