Biografia di Pasquale Squitieri
Pasquale Squitieri nasce nel 1938 a Napoli e diviene una figura di spicco nella cinematografia italiana, distinguendosi sia come regista che come sceneggiatore. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e lavorato per un periodo come impiegato presso il Banco di Napoli, Squitieri approda al mondo del cinema come aiuto regista di F. Rosi. Nel 1969 fa il suo esordio come regista e sceneggiatore con il film Io e Dio, prodotto da Vittorio De Sica. Squitieri acquista notevole fama a livello internazionale, soprattutto per la sua attenzione ai generi western, tanto da utilizzare lo pseudonimo William Redford per i film Django sfida Sartana (1970) e La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971).
Il regista si occupa anche di film storico-politici e di soggetti che analizzano temi legati all'Italia contemporanea, affrontando questioni come la droga, la mafia, il terrorismo e l'immigrazione. In questo ambito, a volte Squitieri è stato accusato di retorica e di interpretazioni superficiali dei fenomeni analizzati. Tra i suoi film più celebri rientrano I guappi (1974), L'ambizioso (1975), Il prefetto di ferro (1977), Corleone (1978), Razza selvaggia (1980), Claretta (1984), Il pentito (1985), Il colore dell'odio (1989), Atto di dolore (1990), Li chiamarono... briganti! (1999), L'avvocato De Gregorio (2003).
Inoltre, il regista ha mantenuto un importante ruolo nella vita politica italiana. Per molti anni è stato legato sentimentalmente all'attrice C. Cardinale e nel 1994 è stato eletto al Senato come rappresentante di Alleanza nazionale. La carriera di Pasquale Squitieri, sia cinematografica che politica, ha avuto un ruolo di rilievo nella cultura italiana.