Biografia di Hans Stoltenberg Lerche
Artigiano e scultore Art Nouveau dalla grande abilità tecnica, Hans Stoltenberg Lerche si forma in Germania come ceramista tra il 1884 e il 1886. Inizialmente lavora come pittore e illustratore per alcune riviste tedesche, poi si dedica all’artigianato e alla scultura. Dal 1886 al 1890 studia infatti scultura e pittura a Napoli, mentre dal 1891 al 1900 vive a Parigi come allievo di Eugène Carrière.
I motivi decorativi variamente utilizzati in maioliche, vetri, smalti e gioielli realizzati sono in gran parte ispirati dalla flora e della fauna marittima, da cui era stato affascinato durante gli studi all'acquario di Napoli. Nel 1900 si trasferisce a Roma, dove vive per lungo tempo acquistando popolarità come ritrattista. Nonostante, infatti, le sue realizzazioni in vetro e ceramica siano caratterizzate da uno stile liberty, le sue sculture aderiscono a rappresentazioni più realistiche. Crea una vasta produzione di busti e sculture, numerosi realizzati dalla manifattura Goldscheider fondendo stagno o zinco e maiolica. Nonostante il mantenimento della cittadinanza, Stoltenberg Lerche trascorre poco tempo in Norvegia, rimanendo tuttavia sempre a stretto contatto con le comunità norvegesi di Roma e Parigi. Dal 1911 al 1920 disegna alcuni pezzi per la vetreria veneziana Fratelli Toso e lavora a fianco di Vittorio Toso, maestro esecutore delle opere. Le sue sofisticate realizzazioni vengono esposte alle Biennali di Venezia (1912, 1914 e 1920) e alla Biennale di Monza (1923). Muore mentre progetta un’ampia retrospettiva dei suoi vetri per la Biennale di Venezia e il Blomqvists Kunsthandel di Oslo.