Biografia di Caterina Tosoni
Caterina Tosoni nasce a Milano nel 1961.
Dopo il liceo artistico, interessata ad approfondire lo studio dell’anatomia umana, si iscrive ad un corso biennale di disegno anatomo-chirurgico. Nel 1982 inizia la sua carriera d’illustratrice lavorando per importanti case editrici come Garzanti, Mondadori, Rusconi, Fabbri Editori, Peruzzo ma anche per il Touring Club italiano e la rivista Selezione dal Reader’s Digest.
Dagli anni duemila, le opere di Caterina Tosoni sono state esposte in numerose mostre personali e collettive. La sua prima personale, Euritmia, si svolge nel 2009 allo spazio Tashi Delek di Milano. Nel 2012 è invitata allo Spazio Oberdan di Milano, dove presenta Mutazioni Plastiche, una mostra personale a cura di Milo Goj, con catalogo e testi critici curati da Luca Beatrice. Nel 2016 è chiamata a partecipare alla mostra I materiali della pittura presso lo spazio espositivo Il Frantoio di Capalbio, dove allestisce una sala con opere e installazioni inedite.
Negli ultimi anni la ricerca di nuovi linguaggi spinge Caterina Tosoni a confrontarsi con l’arte ambientale, progettando installazioni ed opere monumentali come Metamorfosi in blu, un intervento artistico-ambientale realizzato per l’edizione 2016 del progetto Terravecchia, nel borgo di Frasso Telesino (BN). Nel febbraio 2017 è invitata a partecipare alla prima edizione di MADE IN FORTE. Percorsi d’arte e di luce, una rassegna di scultura ambientale contemporanea, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni, che ha coinvolto dieci artisti internazionali chiamati a realizzare sculture e installazioni site-specific per le vie del centro di Forte dei Marmi. Nell’aprile dello stesso anno Tosoni realizza per Guzzini l’opera monumentale Material-Immaterial, esposta all’interno dell’Orto Botanico di Brera in occasione del Fuori Salone milanese.