Biografia di Vittorio Valabrega
Vittorio Valabrega (1861 - 1952) fonda nel 1884 la Ditta F.li Valabrega per la quale lavorano circa 50 tra falegnami, scultori, tappezzieri e verniciatori.
Negli anni successivi, la Ditta Fratelli Valabrega partecipa a numerose esposizioni, tra cui Torino nel 1898, Parigi nel 1900, Milano nel 1906 e Torino nel 1911, ottenendo numerosi riconoscimenti e medaglie d'argento e d'oro.
Dopo la prima guerra mondiale, l'azienda ha continuato a crescere, arrivando ad avere circa 100 dipendenti.
Nel 1925, Ernesto Valabrega si è unito alla direzione dell'azienda, portando un rinnovamento radicale nel 1928, con la creazione di una serie di mobili in noce massiccio dalle splendide superfici levigate, colorate all'anilina in tonalità discrete di verde, rosso e blu.
Le leggi razziali hanno significativamente influenzato il destino dell'azienda. Prima, il nome è stato cambiato in Mobilart e poi, nel 1944, Ernesto Valabrega è stato deportato in un campo di sterminio in Polonia da dove non è mai tornato.
Nel 1948, Vittorio Valabrega ha deciso di interrompere la produzione e la direzione dell'azienda è passata nelle mani della nuora Lilla Momigliano Valabrega, che si occuperà principalmente di arredamento e antiquariato.
Nel 1985, una fondazione privata americana con sede a Miami ha acquistato diversi mobili in stile floreale, tra cui la famosa caminiera che ha vinto la medaglia d'oro a Parigi nel 1900, per esporli nel Museo dell'Arte Floreale Italiana di Miami, Florida, USA.
Nel 1953, Lilla è stata affiancata dal figlio Vittorio, che ha partecipato a numerose esposizioni d'antiquariato dagli anni '50 in poi.