Biografia di Giorgio Valenzin
Giorgio Valenzin, nato a Pordenone nel 1901 e deceduto a Venezia nel 1978, fu un autodidatta che riuscì a combinare la tecnica post-impressionista con un'estrema rarefazione della luce, accostando il binomio di cromie e tonalità. Il suo approccio paesaggistico si differenzia dalla tradizione dei suoi contemporanei, come ad esempio Eugenio Da Venezia e Fioravante Seibezzi. Valenzin s'innamorò profondamente di Venezia, città che ritrasse con affetto ed attenzione nei suoi disegni di campielli, calle ed angoli, mettendo in risalto gli aspetti più umili della città. Durante lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua carriera artistica subì una brusca interruzione quando fu imprigionato in un campo di concentramento in Svizzera. Dopo la fine del conflitto, riprese ad esporre prima a Ginevra, Losanna e Zurigo, per poi giungere a Venezia nel 1949 presso la Galleria del Cavallino, e successivamente a Milano nel 1954 presso le gallerie Sherman e Naviglio. Negli anni Settanta, Valenzin concepì un ciclo pittorico chiamato "pietre", in cui rappresenta materialmente i muri della città di Venezia. Il pittore si spense a Venezia nel 1978.