Biografia di Carlo Verdecchia
Carlo Verdecchia
Casoli di Atri (TE) 1905 – Atri 1984
Figlio di un veterinario che era anche pittore, si formò all'Accademia di BB.AA. di Napoli sotto la guida di Vincenzo Volpe e Paolo Vetri. Fondamentale per la sua formazione fu la frequentazione di Giuseppe Casciaro, e l'aver vissuto nella sua casa, a diretto contatto con la sua ricca collezione d'arte, vero e proprio museo privato, nonchè con i numerosi artisti napoletani e non, che lì si incontravano. Sicuramente forte fu l'influenza del conterraneo Filippo Palizzi, di cui Casciaro possedeva, dopo l'Accademia napoletana, la più grande collezione di opere.
Il 1927 segnò l'inizio della sua attività espositiva. Nel 1929 tenne la prima personale presso la galleria Bardi a Milano, che Carlo Carrà recensì con interesse sulle pagine de "L'Ambrosiano". Fu presente alle Sindacali napoletane dalla terza alla dodicesima (1931 - 1942) e nel 1940 fece parte del comitato organizzatore. Partecipò anche alle tre Intersindacali nazionali e alla IV Mostra d'arte del Sindacato di Abruzzo e Molise a Campobasso.
Espose più volte alle Biennali veneziane (nel 1936, nel 1938, nel 1942 con una personale e nel 1948). Partecipò anche alla II, alla III ed alla IV Quadriennale a Roma, nonchè nel dopoguerra alla VI ed alla VIII del 1959 - 60.