Biografia di Luigi Zuccheri
Luigi Zuccheri (Gemona del Friuli, 13 marzo 1904 – Venezia, 9 marzo 1974) è stato un pittore e illustratore italiano.
Luigi Zuccheri nasce a Gemona del Friuli il 13 marzo del 1904. Vive la sua infanzia e adolescenza a San Vito al Tagliamento, frequentando a Udine il ginnasio e proseguendo a Venezia gli studi letterari, che interrompe nel 1923 per dedicarsi alla pittura. Fino al 1928 studia disegno e pittura con Alessandro Milesi ed Umberto Martina, soggiornando a Venezia, in Friuli e a Firenze. Sono di questi anni i paesaggi, qualche marina, le grandi figure contadine e le scene di vita paesana, gli animali solitari. Nel 1929 si trasferisce a Parigi, dove vive e studia per un anno, interessandosi anche al movimento surrealista. Tre anni dopo sposa Jolanda Ca'Zorzi, sorella di Giacomo Noventa, con cui avrà tre figli, e si trasferisce a San Vito al Tagliamento, soggiornando però spesso, e brevemente, nel palazzo veneziano di campo Santa Maria Formosa. Dipinge ancora paesaggi, animali, figure di contadini, molti nudi femminili alla toletta. Intensa l'attività artistica fino al 1945: scolpisce le marionette, dipinge i quadri dei "santini", degli "arcimboldi", le nature morte con maschere e i sipari e i libri, le miniature e i quadri su pergamena, mentre pian piano, nella sua pittura, diventa sempre più piccola, fino a scomparire, la figura umana. Spinto ed incoraggiato dalla moglie e dagli amici accetta di esporre i suoi dipinti al pubblico e comincia a fare le sue prime mostre. Nella sua pittura ricompare l'uomo (negato negli anni della guerra) ma in dimensione di inferiorità rispetto agli animali e alla natura, minuscolo con i suoi attrezzi e le sue case. Nel 1949 conosce e diventa amico, a Firenze, di Giorgio De Chirico, con cui condividerà i suoi segreti del "piturar a tempera" e dopo il 1950 tiene due importanti personali alla Galleria del Naviglio di Milano e alla Galleria Allard di Parigi, ma soprattutto partecipa alla XXV Biennale di Venezia. Gli anni tra il 1949 e il 1959 sono comunque intensi: viaggi, mostre, in Italia e all'estero, conoscenze artistiche e pittura. Oltre a disegnare e a dipingere, modella in cera i suoi animali, i suoi omini, i cui soggetti, molti, vengono fusi in bronzo. Nel 1959 pubblica per De Luca Editore Il Bestiario di Zuccheri, otto tavole a colori e dieci in bianco e nero, con uno scritto di Alfredo Mezio. Fino al 1974 lavora intensamente a Venezia, ad Abano, a Noventa di Piave, a San Vito, incontra gli amici (De Chirico, Giacomo Noventa, Mario Soldati, Carlo Levi), pubblica per All'insegna del Pesce d'Oro, Del piturar a tempera, sei sue ricette originali scritte in veneziano, italiano e inglese, e poi con Amedeo Giacomini un piccolo trattato per Scheiwiller Editore, L'Arte dell'andar per uccelli con vischio, da lui illustrato.