Biografia di Valerio Zurlini
Valerio Zurlini è stato un regista e sceneggiatore italiano, nato a Bologna il 19 marzo 1926 e deceduto a Verona il 26 ottobre 1982. Dopo aver frequentato il liceo presso l'Istituto Massimiliano Massimo di Roma, si arruolò nel Corpo Italiano di Liberazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Laureatosi in legge, seguì corsi di storia dell'arte e lavorò come aiuto regista al Piccolo Teatro di Milano. Tra il 1949 e il 1952, realizzò cortometraggi dimostrando un notevole spirito di osservazione e collaborando con il compositore Mario Nascimbene. Nel 1952, la Lux Film gli affidò la direzione del suo primo lungometraggio, Le ragazze di San Frediano, tratto da Vasco Pratolini e distribuito nel dicembre 1954.
Dopo cinque anni, Zurlini girò “Estate violenta” (1959) e “La ragazza con la valigia” (1961), distinguendosi come regista attento all'approfondimento psicologico dei personaggi. Nel 1962, Zurlini presentò alla Mostra di Venezia il film “Cronaca familiare", tratto nuovamente da Pratolini e vincitore del Leone d'oro ex aequo con “L'infanzia di Ivan” di Andrej Tarkovskij. Successivamente, diresse “Le soldatesse” (1965), basato sulle vicende di un gruppo di donne che servono nell'esercito italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1972, Zurlini realizzò “La prima notte di quiete”, ambizioso progetto che aveva già in mente alcuni anni prima, ma che aveva dovuto rimandare. Il film raccontava la vicenda di una famiglia situata all'interno delle vicende dell'Italia coloniale. Nonostante l'iniziale contestazione della critica, il film incontrò il favore del pubblico, diventando il maggior successo commerciale del regista e uno dei film più visti dell'anno. Zurlini terminò la sua carriera di regista con la trasposizione cinematografica de Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati nel 1976. Durante gli ultimi anni, si dedicò all'insegnamento al Centro Sperimentale di Cinematografia e alla direzione del doppiaggio di film stranieri.