Lotto 233
Dalla forma a rocchetto con piede stretto, ampia pancia e collo cilindrico; il corpo lavorato a stampo e dipinto ad imitazione del lustro sopra vetrina bianco opaca. La decorazione in rilievo comprende: un'ampia banda calligrafica rifinita in blu cobalto su tralci vegetali, due fasce calligrafiche più sottili che corrono rispettivamente lungo spalla e piede del vaso e dei dragoni in lotta sul collo. La decorazione tattile è complementare al diffuso e prezioso effetto a lustro che imita la tipica produzione di Kashan del XIII-XIV secolo. Marchio della manifattura sulla base.
Una moda orientalista spopolò nella produzione fittile europea ottocentesca. Manifatture come Samson, Deck e Cantagalli produssero abili copie delle ceramiche arabe, moresche, cinesi e giapponesi. Nell'ambito di quelle islamiche, le più diffuse sono senza dubbio quelle ad imitazione dello stile ottomano di Iznik, più rara è invece la proposta del lustro persiano.
Il gusto orientalista raggiunse anche l'architettura. Sono di questo periodo infatti le grandi commissioni di sfarzosi castelli di gusto eclettico e dall'atmosfera da le mille e una notte. E' quindi possibile che questo vaso avesse in origine una committenza importante.
Misure: 46.5 x 36.0 cm
Base d'asta: € 2.000,00
Stima: € 4.000,00 - 6.000,00
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