Asta 409 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Tradizionale
Lotto 68
Provenienza: Collezione privata emiliana.
Bibliografia: M. Pirondini, Luca Ferrari, Ed. Merigo Arte Books, 1999, pp. 198-199.
L’opera rappresenta un’altra versione autografa del dipinto proposto in asta presso Capitolium Art (asta 294, 8 luglio 2020), il cui soggetto raffigura l'episodio tratto dal Libro VI dell'Iliade di Omero in cui il valoroso Ettore incontra la moglie Andromaca con il figlio Astianatte alle porte della città di Troia, poco prima che egli si batta con Achille: la donna esorta il marito a non esporsi e a limitarsi a difendere le mura della città nei pressi dell'albero di caprifico, dove esse erano più deboli. Ma Ettore, portandosi una mano al petto, le rammenta il suo ruolo di erede del re Priamo e di difensore della città di Troia, che gli impongono di battersi alla pari senza timore contro l'eroe greco.
Come già rilevato da Pirondini nella scheda critica per l'altra versione del dipinto presentata in asta nel 2020, questo soggetto è parte di quel nucleo di “invenzioni” con gruppi di figure tratte dal mito classico caratteristiche del Ferrari nell’ultima fase della sua carriera artistica ("Crise che domanda ad Agamennone la restituzione di Criseide"; "Arria e Peto"; "Il commiato di Ettore da Andromaca"), scene più volte replicata sia direttamente che tramite l’ausilio di collaboratori per far fronte alle continue richieste della committenza dell’epoca.
Della scena che vede Andromaca, con accanto il piccolo Astianatte, nell'atto di trattenere Ettore dall'avviarsi al suo destino fatale, si conoscono almeno tre versioni: la prima conservata a Venezia, in Palazzo Pisani Moretta; la seconda, più ridotta nelle dimensioni rispetto alle altre due è quella qui proposta, proveniente da una collezione privata, la terza proveniente dalla Collezione Muselli-d’Acquarone.
Il dipinto è ben contestualizzabile in quel gruppo di opere prodotte dall'artista negli anni del suo ultimo soggiorno padovano, e destinate a committenti di grande cultura e con richieste estremamente specifiche e fastose: soggetti storici o derivanti dalla letteratura messi in scena con una teatralità coinvolgente, in forme che ben rappresentano l'esito estremo del suo stile.
Nella scena del "Commiato di Ettore da Andromaca", come in altre opere di questo specifico e fecondo momento stilistico, il Ferrari sembra voler andare oltre e superare la consueta attenzione al dato particolare e all'equilibrio complessivo della composizione, aggredendo e quasi travalicando il primo piano con la passione e la potenza teatrale e drammatica dei personaggi e dei colori.
Base d'asta: € 8.000,00
Stima: € 15.000,00 - 25.000,00
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