ASTA 255 -ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
Lotto 227
Si tratta di un trompe l’oeil, secondo l’iconografia pêle-mêle, molto frequente in Europa tra il ‘600 e il ‘700, in cui dei nastri inchiodati al legno sorreggono oggetti vari, lettere, sigilli e fogli. Al centro della composizione campeggia un’incisione fissata al legno con dei chiodini e raffigurante l’imperatore Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d’Austria, sotto il cui dominio si trovava nel ‘700 anche Brescia. Il genere pittorico, basato sull’immediatezza descrittiva e sul realismo di oggetti di uso quotidiano, viene qui declinato con una funzione di documento storico, come memoriale di un preciso evento che scosse profondamente la città di Brescia, risultando così di notevole interesse storico-artistico. Il 18 agosto 1769, durante un violento temporale, un fulmine colpì una torre alle porte della città che fungeva da polveriera. Esplosero 780 quintali di polvere da sparo e furono scagliate grosse pietre per un raggio di un chilometro, con effetti devastanti. Furono distrutte o danneggiate 700 case e ci furono 400 morti e 800 feriti. Nel dipinto il laccio di cuoio teso e inchiodato trattiene, tra le altre cose, anche un foglio con la cronaca del tragico fatto e un dispaccio imperiale. Inoltre un prezioso orologio appeso segna l’ora dell’esplosione, le 8:00 di mattina.
Una curiosità riguarda il numero dei morti riportati, di gran lunga superiore a quello ufficiale, una deformazione che forse interpretava la percezione della cittadinanza, traumatizzata dall’evento.
Base d'asta: € 8.000,00
Stima: € 8.000,00 - 12.000,00
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