Bella miniatura raffigurante una festa nel padiglione esterno di una palazzo alla presenza dello shah. Belli i dettagli delle vesti e dell'architettura, così come la concatenazione dei motivi geometrici sul pavimento e gli arabeschi. Visibili influenze della pittura turcomanna e tardo timuride, due correnti che confluiscono poi nella tradizione safavide dal 1530 ca.
La calligrafia sul verso è riconducibile alla poesia mistica del XVI secolo e racconta dell'amore e della vacuità del mondo. Presenta cornice floreale riassemblata.