ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
Lotto 119
**Opera proveniente da fallimento di società.
Firmato e datato in basso a destra: “ Gaspar Lopes F. 1712 ”.
Provenienza: Collezione d’arte privata.
Bibliografia di riferimento: B. De Dominici, Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani, Napoli 1742-1745, vol. III, pp. 576-577.
U. Thieme-F. Becker, Künstler Lexikon, Ad vocem, Lipsia 1929; Dizionario enciclopedico Bolaffi, Ad vocem, Torino 1972-1976.
L. Salerno, La Natura morta italiana 1560-1805, Roma 1984, pp.249-251.
R. Middione, Ad vocem, in La natura morta in Italia, Milano 1989, vol. II, p. 951 (con ulteriore bibliografia)
G. e U. Bocchi (a cura di), Naturalia. Nature morte in collezioni pubbliche e private, Torino 1992, pp. 320-325
Dizionario enciclopedico Bénézit, Ad vocem, Gründ, Parigi 1999.
La personalità artistica di Gaspare Lopez è stata progressivamente delineata in seguito all’identificazione di alcuni suoi quadri firmati, tra cui quello conservato al Museo di San Martino a Napoli, intitolato “Fiori e figura femminile entro un paesaggio” (olio su tela, 103 x 103 cm), firmato e datato “Gaspar Lopes Fecit 1712”.
Allievo di Andrea Belvedere (1646-1732), con cui è stato spesso confuso, Lopez diventa un artista specializzato nelle nature morte con composizioni di fiori, protagonista della natura morta napoletana del 1700, sulla linea tracciata dal Belvedere e dai “fioranti” francesi.
La possibile conoscenza delle opere di Jean-Baptiste Gayot Dubuisson (1660-1730/35), abilissimo diffusore a Napoli durante il suo soggiorno partenopeo dello stile solenne di Jean- Baptiste Monnoyer (1636-1699), favorisce la sua propensione per la pittura ornamentale con un preziosismo cromatico vivace, di sapore rococò.
Secondo il biografo del Settecento Bernardo De Dominici, Lopez viaggia a Roma, Venezia ed in Polonia per poi fermarsi a Firenze, dove lavora alla corte dell’ultimo granduca di Toscana, Gian Gastone de’ Medici come pittore ufficiale, incontrando il favore anche della sorella Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina.
Durante questi spostamenti è probabile che l’artista abbia avuto modo di conoscere le opere dei tedeschi Karel van Vogelaer, detto Carlo dei Fiori (1653-1695) e di Franz Werner von Tamm (1658-1724), entrambi attivi a Roma nel decennio 1685-1695.
Alcune opere di Lopez si conservano alla Reggia di Caserta ( Natura morta con fiori e paesaggio, olio su tela , 74 x 50 cm, primi decenni del 1700), al Museo Correale di Sorrento, agli Uffizi di Firenze e al Kunsthistoriches Museum di Vienna, oltre che in musei minori ed in numerose collezioni private.
Il dipinto in oggetto è di estrema importanza per ricostruire l’attività artistica di Gaspare Lopez in quanto è tra le rarissime opere dell’autore firmate e datate.
L’opera presenta difatti la medesima firma e appartiene allo stesso anno della prima opera nota firmata dal Maestro, quella del Museo di S. Martino a Napoli, intitolata “ Fiori con figura femminile entro un paesaggio” con cui è confrontabile anche per ragioni stilistiche.
La tela denota il tipico cromatismo acceso e vibrante del pittore così come l’iconografia che contraddistingue molte delle sue opere: una rigogliosa cascata di fiori multicolori , a cui sono accostati alcuni frutti, in un vaso quasi evanescente, entro uno scorcio di cielo raffigurato al tramonto, vivido di riflessi saturi.
La presenza degli uccellini, una rana in basso a destra e di piccoli insetti, tra cui una farfalla, memento mori per eccellenza, rimandano al simbolismo delle nature morte seicentesche, da cui il pittore prende ispirazione, divenendo nella loro atemporalità quasi accenni proto-surrealisti.
Base d'asta: € 4.000,00
Stima: € 4.000,00 - 6.000,00
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