201 ARTE ANTICA E DELL'OTTOCENTO (TRADIZIONALE)
Lotto 96
L'opera è accompagnata da un expertise di Emilio Negro. Questa godibile natura in posa è in buono stato di conservazione e raffigura un vaso dorato, elegantemente ornato, il busto scolpito di un satiro, della frutta e dei boccioli variopinti; il tutto è appoggiato sopra un ripiano di pietra grigia con un ampio tendaggio rosa sullo sfondo che fa risaltare per contrapposizione le tinte dei petali. L'opera si segnala come lavoro di un pittore attivo nella seconda metà del Settecento e i primi dell'Ottocento formatosi sotto l'influenza dei maestri di nature morte nord europei. Ciò fa restituire l'opera ad un pittore di scuola francese, stilisticamente conforme a Jan Fyt e David de Heem, ma che si avvicina al paesaggista Joseph Vernet per i toni caldi. Questi tratti stilistici permettono di collegare l'opera al catalogo delle opere di Anne Vallayer Coster, pittrice nata sulle sponde del Bievre, divenuta famosa per la nature morte e per i ritratti. Figlia di uno stimato disegnatore di arazzi ed orafo attivo presso la manifattura reale di Gobelins, fu autodidatta e si ispirò al già citato Vernet, divenendo l'autrice di nature morte prediletta della regina Maria Antonietta, della corte e della borghesia francese. Nel 1770 venne accolta all'Academie Royale de Peinture et de Sculpture, dove ricevette i complimenti dell'enciclopedista Denis Diderot. La rivoluzione francese non arrestò la sua carriera di costante successo. Le sue opere, esempi del più fastoso roccocò transalpino, sono esposte nelle maggiori collezioni pubbliche e private.
Tecnica: Olio su tela
Misure: 70.00 x 90.00 cm
Base d'asta: € 4.000,00
Stima: € 12.000,00 - 15.000,00
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