200 CHINESE, ASIAN, ISLAMIC AND INDIAN ART
Lotto 233
Rara ed importante armatura, forse da tempio, composta da 22 file di lamelle in ferro (con presenza di ruggine) di forma convessa, congiunte le une alle altre grazie a lacci di pelle ed intessute su supporto in cuoio che termina con una parte spessa e parzialmente frangiata. L'armatura è imponente e raggiunge la massima ampiezza in corrispondenza dei fianchi dove dei lacci in cuoio chiudono i due lembi congiungendo fronte e retro ed è provvista di spallacci formato di tre file di lamelle rinforzate dalla presenza di due teste di drago in metallo sbalzato, una su ogni spalla. Il centro mostra un disco (thugs gsal me long) in metallo intarsiato con decoro di doppio vajra (visva vajra) normalmente indossato dagli oracoli, la cui foggia e decorazione riprende quella presente sull'elmo (icags) formato da otto placche arcuate decorate con simboli apotropaici e terminanti con un pennacchio a doppio nodo. Dalla calotta dell'elmo pendono tre file di sottili lamelle in metallo unite con filo di pelle. La maggior parte delle armature lamellari tibetane che si conoscono mostrano la caratteristica sagoma smanicata e sono composte da dodici o quattordici file di lamelle (si veda a titolo esemplificativo quella conservata al Metropolitan Museum di New York (Acc. No. 36.25.53a,b); armature lunghe fino ai piedi e con spallacci come l'esemplare qui proposto sono più rare, mentre armature intere con le maniche lunghe sono estremamente eccezionali, l'unico esemplare in una collezione occidentale è conservato a National Museum of Scotland (Acc. No. A.1909.406). Per approfondire si veda Donald Larocca, Warriors of the Himalayas, 2006, pp. 54-57
Misure: 167.00 x 87.00 cm
Base d'asta: € 8.000,00
Stima: € 12.000,00 - 18.000,00
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