ASTA 193 - FINE CHINESE, ASIAN & ISLAMIC WORKS OF ART
Lotto 374
Il colophon ci informa del titolo di questo pregevole manoscritto quasi completo, in cui l'unica pagina assente è la numero 5. Ogni foglio contiene 7 versi in devanagari interrotti da un totale di 5 raffinate miniature realizzate con abbondante blu lapilazzuli su sfondo rosso. Il manoscritto è su carta, ma ogni pagina contiene tre medaglioni romboidali dorati che costituiscono un sostituto visivo dell'originale foratura funzionale alla rilegatura con corda dei fogli di palma, il supporto utilizzato dai monaci jaina prima dell'introduzione della carta nell'India occidentale, avvenuta nel dodicesimo secolo. I maggiori centri di produzione dei manoscritti jaina erano in Gujarat e nella zona Jaisalmer o di Delhi ed i committenti erano per lo più legati alla dottrina Svetambara che considera la commissione di un manoscritto, e la sua successiva donazione alla biblioteca di un tempio, un'importante opera meritoria.
Otto pagine del manoscritto sono conservate in due teche di plexiglass realizzate su misura ed una è a parte.
Il manoscritto è stato esposto a Bologna in occasione della mostra "Connubio di pittura e scrittura, l'arte del manoscritto in India tra il XV ed il XIX secolo", ottobre/novembre 2013.
Per un esemplare comparativo si veda la pagina conservata al Brooklyn Museum (The Seige of Ujjain and the Defeat of the magic She-Ass, accession number 1991.181.16).
La rarità dell'opera risiede nel fatto che la maggior parte dei manoscritti jaina di quest'epoca disponibili sul mercato antiquario siano Kalpasutra, mentre il Kalakacharya katha è un soggetto assai meno frequente.
Misure: 11.5 x 31.0 cm
Base d'asta: € 3.000,00
Stima: € 5.000,00 - 6.000,00
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