Asta 148 | Arte antica e del XIX secolo
Lotto 265
Firmato e datato in basso a sinistra "Studio dal vero 1878". Esposizioni: Milano, Castello Sforzesco, Dipinti di Francesco Hayez, 1934, pag. 57, n. 84; Milano, Francesco Hayez, 1962, pag. 276; Milano l’opera completa di Francesco Hayez, 1971. Bibliografia: F. Mazzocca, Francesco Hayez. Catalogo Ragionato, Milano 1994, pag. 370, n. 414, illustrato. Il dipinto dovrebbe identificarsi con quello presentato alla grande retrospettiva di Hayez organizzata da Giorgio Nicodemi nel 1934 al Castello Sforzesco di Milano e segnalato poi dallo stesso studioso in proprietà di F. Vanzina sempre a Milano (Dipinti di Francesco Hayez, catalogo della mostra a cura di G. Nicodemi, Milano 1934, p. 57 n.84; G. Nicodemi, Francesco Hayez, Milano 1962, p. 276; ma anche S. Coradeschi, L’opera completa di Francesco Hayez, con introduzione di C. Castellaneta, Milano 1971 e F. Mazzocca, Francesco Hayez. Catalogo ragionato, Milano, Federico Motta Editore, 1994, p. 370 n. 414 fig.).Si tratta di un’opera tipica degli ultimi anni dell’artista che, orgoglioso della propria longevità non solo anagrafica ma anche artistica, voleva dar prova di saper ancora impugnare con la forza e l’abilità consueta il pennello. Questo vigoroso studio dal vero si può confrontare con altri dipinti analoghi, a partire dal bellissimo Busto di vecchio del Museo Poldi Pezzoli, documentato al 1875, un altro studio simile sempre intorno al 1875 (F. Mazzocca, op. cit., pp. 366 n. 403, 367 n. 405) e i vari Autoritratti in cui egli era solito compiacersi della sua indomita vecchiaia, come quelli dello stesso 1878, in collezione privata a Verona e alle Gallerie dell’Accademia a Venezia (F. Mazzocca, op. cit., pp. 369-370, nn. 413 e 416). Nel nostro quadro, come in quelli storici degli anni precedenti, Hayez amava dare al personaggio raffigurato le sue sembianze, per cui anche qui ricompare la sua fisionomia, anche se non si tratta di un vero e proprio Autoritratto. L’opera dimostra comunque la capacità da parte del vecchio maestro non solo di dipingere con una sicurezza non appannata dall’età, ma anche di sapersi confrontare sul vero, quindi con il realismo che si era affermato in quegli anni. Il vigore del dipinto è basato su una stesura di forte impatto chiaroscurale e che si basa tutta su uno straordinario rapporto tra il finito del volto, che emerge con forza dal fondo oscuro, e la stesura più rapida del resto della figura. Si ringrazia Ferdinando Mazzocca per la scheda dell'opera.
Tecnica: Olio su tela
Misure: 39.00 x 34.00 cm
Base d'asta: € 58.000,00
Stima: € 65.000,00 - 75.000,00
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