Si ringrazia la Dott.ssa Chiara Del Giudice per aver confermato l'attribuzione dell'opera dopo visione dal vivo.

L'opera è ascrivibile cronologicamente al periodo trascorso in Inghilterra dal pittore, dal 1730 al 1739.

Formatosi nella cerchia di Luca Giordano, con influssi di Francesco Solimena e della scuola romana. Dopo un soggiorno in Baviera, si dedica alla realizzazione di affreschi che mostrano come l'artista sia uno dei primi seguaci del rococò veneziano, che non casualmente è chiamato, in Germania, anche "stile Amigoni".
Negli anni '30 è in Inghilterra dove illustra soprattutto scene mitologiche e storiche. Al rientro si stabilisce a Venezia dove lavora per la Casa Savoia, per le chiese e i palazzi. Nel 1747 si stabilisce definitivamente a Madrid chiamato da Ferdinando VI come pittore di corte.
La sua chiarezza compositiva lo pone tra i più importanti rappresentanti della cultura pittorica arcadica e rococò. Nelle sue opere risaltano grazia e leggerezza, una luminosa eleganza data dai colori pastosi e freddi distesi a larghe pennellate.